POSTA DELL'ANIMA

 

2002
2001 - ...

 

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Da Rossore
A gummy
Ottobre 2002

Ciao,
il mio nome è Francesca e ho 28 anni.
Ho consultato il Vs sito perchè comincincio a preoccuparmi delle mie reazioni di fronte a determinate situazioni....
La verità è che, quando mi trovo al centro dell'attenzione, entro in crisi.....e questo mi crea diverse difficoltà: mi batte forte il cuore, ho le vampate di calore...ed entro in crisi profonda. Mi capita soprattutto quando sono seduta a tavola con altra gente (per pranzo, cena...o semplicemente per lavoro, per bere qualcosa...) e cioè quando sento di "non avere scampo", di nn poter scappare quando la gente mi guarda e sono al centro dell'attenzione...
A volte basta anche che qualcuno mi guardi, per farmi arrossire: il più delle volte mi riempio di macchie rosse sul collo che sono veramente anti-estetiche da vedere.
A dire la verità credevo che crescendo...questa "reazione" sarebbe sparita, ma vedo che nn è così.
Il bello è che nn mi ritengo una persona insicura: molte volte sono una persona così forte da mttere in difficoltà anche i caratteri più "inattaccabili".
Basta però che qualcuno mi prenda in contropiede, magari quando nn me lo aspetto, ed ecco la CRISI...
Io nn so più cosa fare: il fatto è che questo mi limita in moltissime cose. Credo di poter dare e fare molto, ma questo lato del mio carattere mi blocca moltissimo.
Vi ho scritto per sentire il Vs parere a riguardo.
Grazie
Francesca

Da Gummy
A Rossore
Ottobre 2002

cara Francesca ,hai una sorellina dentro di te che è il tuo opposto e ti rende la vita complicata, ma anche più sicura perchè mitiga i tuoi eccessi di sicurezza. Devi imparare ad amarla o almeno a non non farle troppo la guerra. Fidati dei tuoi rossori. Saranno imbarazzanti, ma chi ti conosce deve anche sapere che non sei soltanto una superwoman. In questo modo creerai più simpatie perchè credimi le persone complesse sono le più attraenti e chi vuole solo appoggiarsi senza rischiare niente e senza nemmeno cercare di capire chi sei che vada al diavolo.
Oggi sul Corriere della Sera c'era un lungo articolo sugli ossessivi dello shopping cioe' quelli che comprano compulsivamente cose di cui non hanno bisogno. Non c'entrano con te ma non credi che siamo tutti un po' autodistruttivi soprattutto quando abbiamo molti talenti ? Non devi allarmarti. Forse i rossori aumenteranno nei momenti di sensibilità più acuta della tua vita, ma vuol dire che sarà una vita.Mi fai un piacere ? Mi dici come hai trovato il mio sito? Malgrado mi,occupi di comunicazione quella più elementare mi sfugge. Come vedi anch'io ho le mie distruttività, ma ormai le amo perchè accanto crescono altre cose. Spero a presto Gummy

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From Sabino
To Gummy
ottobre 2002

Ciao, non ho potuto non pensare a te e al tuo sito.
Spero ti faccia piacere Un bacioANSWERING MACHINE AT A MENTAL HOSPITAL

"Hello, and welcome to the mental health hotline..."

If you are obsessive-compulsive, press 1 repeatedly.

If you are co-dependent, please ask someone to press 2 for you.

If you have multiple personalities, press 3, 4, 5, and 6.

If you are paranoid, we know who you are and what you want. Stay on the line so we can trace your call.

If you are delusional, press 7 and your call will be transferred to the mother ship.

If you are schizophrenic, listen carefully and a small voice will tell you which number to press. Remember, you are never alone!

If you are a manic-depressive, it doesn't matter which number you press, no one will answer.

If you are dyslexic, press 9696969696969696.

If you have a nervous disorder, please fidget with the pound key until a representative comes on the line.

If you have amnesia, press 8 and state your name, address, telephone number, date of birth, social security number, and your mother's maiden name.

If you have post-traumatic stress disorder, s-l-o-w-l-y & c-a-r-e-f-u-l-l-y press 0 0.

If you have Bipolar disorder, please leave a message after the beep or before the beep or after the beep.

Please wait for the beep.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have low self-esteem, please hang up. All operators are too busy to talk to you."

If you are menopausal, hang up, turn on the fan, lay down & cry. You won't be crazy forever.

If you are blonde don't press any buttons, you'll just mess it up.

Answering machine at a mental hospital.

"Hello, and welcome to the mental health hotline..."

If you are obsessive-compulsive, press 1 repeatedly.

If you are co-dependent, please ask someone to press 2 for you.

If you have multiple personalities, press 3, 4, 5, and 6.

If you are paranoid, we know who you are and what you want. Stay on the line so we can trace your call.

If you are delusional, press 7 and your call will be transferred to the mother ship.

If you are schizophrenic, listen carefully and a small voice will tell you which number to press. Remember, you are never alone!

If you are a manic-depressive, it doesn't matter which number you press, no one will answer.

If you are dyslexic, press 9696969696969696.

If you have a nervous disorder, please fidget with the pound key until a representative comes on the line.

If you have amnesia, press 8 and state your name, address, telephone number, date of birth, social security number, and your mother's maiden name.

If you have post-traumatic stress disorder, s-l-o-w-l-y & c-a-r-e-f-u-l-l-y press 0 0.

If you have Bipolar disorder, please leave a message after the beep or before the beep or after the beep.

Please wait for the beep.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have short-term memory loss, press 9.

If you have low self-esteem, please hang up. All operators are too busy to talk to you."

If you are menopausal, hang up, turn on the fan, lay down & cry. You won't be crazy forever.

If you are blonde don't press any buttons, you'll just mess it up.

From Gummy
To Sabino
Ottobre 2002

Perchè mi prendi in giro? Dopotutto sono una povera pitecantropa, ma degna di rispetto. Oggi mi sono riconnessa. So che stai in Liguria e se ogni tanto rispondessi al telefonino ci si potrebbe anche vedere visto che ho quell'adorabile residenza. I miei numeri comunque sono (non ho più telefonino) 0033142840332 casa 0033686353018cell. Mi puoi dire cosa vuol dire quell'answering service e dove l'hai pescata? ciao charlie.

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From Gibi
To Gummy
Ottobre2002


Ciao mi chiamo Gibi e ho 30 anni.
Ho sofferto di attacchi di panico e ansia depressiva fin dalla prima mestruazione.A 22 anni decisi di andare via da casa e invece degli psicofarmaci provare con l'omeopatia,reiki,agopuntura.Verso i 25 anni posso dire di aver iniziato a vivere:riuscivo a mangiare,andare nei ristoranti,viaggiare in macchina ed ho preso persino la patente della moto.Ma quando venne il momento di avere un lavoro,abbandonai il mio Amore per andare via e così potei ritardare forse,la mia crescita.La mia salute migliorò,i miei attacchi di panico non ereano spariti ma,riuscivo a combatterli.Con il nuovo Amore facevo dei lavori sporadici e poi il negozio insieme...sono passati 5 anni che viviamo insieme ed è venuto il momento di andare a fare un mio lavoro per problemi finanziari.Inoltre abbiamo deciso di cambiare casa e quindi dovrei allontanarmi da mia madre.Tutto ok fino a poco tempo fa:ho paura,ma non del mio panico che riesco ormai a controllarlo.Ho paura che una forza si impossessi di me e mi faccia fare cose che non voglio.Ho iniziato da due giorni il lavoro ma questo pensiero mi rattrista.Non ho mai perso il controllo di me,si un tempo ero aggressiva ma nella maniera appropriata.Cosa mi spinge ad avere pensieri di violenza nonostante vada tutto bene?Aiutami a capire non voglio ricadere nel baratro.Adesso la mia compagna ha bisogno del mio aiuto ed io inizio ad essere depressa.Non farei del male ad un moscerino e guardo cartoni animati ma allora tali pensieri da cosa nascono?Grazie,Gibi

From Gummy
To Gibi
Ottobre 2002

cara gibi, la tua lettera è un po' ambigua.Non so se il tuo nuovo amore ha coinciso con il trovare un lavoro e automaticamente più libertà dalle convenzioni, da tua madre. Quello che appare chiaro che sei riuscita giustamnete a definire il tuo stato d'animo "paura". Di questo non hai avuto paaura e dovresti esserne fiera. Io credo che siano questi questi cambiamenti imminenti a renderti così ansiosa. E' come se ti stessi avvicinando a qualcosa che consideri un baratro e avessi paura di una reazione incontrollata.Non ti avvicinare troppo al baratro/nuovo. Cerca di conoscerlo prima di guardarlo in faccia. Non ti farà più paura.Sai già molto di te e comunque se l'ansia cresce non esitare a prendere dei tranquillanti. Devi imparare a convivere con la tua diversità, a parlarne, a leggere i grandi. Ti sentirai più in compagnia che con i cartoni animati. L'aggressività è anche una cosa buona perchè ci fa agire. Dicono che se Cesare o Napoleone avessero avuto dei tranquillanti non avrebbero fatto quello che hanno fatto e cioè la storia. Qui si potrebbe aprire una lunga parentesi, ma sai già tutto quando dici che l'qggressività che senti non è quella positiva di un tempo. Approfondisci e non avere paura dei tuoi pensieri perchè tutti possiamo averne di cattivi, ma passare agli atti è un'altra storia. Io ti sento così e spero di non sbagliarmi, soprattutto pensa che devi controllarti/curarti per il bene di chi ami. Scrivimi ancora. Sei molto vera. G.

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From coppia in crisi
To Gummy
Ottobre 2002


DESIDERO RINGRAZIARLA ANTICIPATAMENTE, A PRESCINDERE DALLA RISPOSTA CHE AUSPICO RICEVERE A BREVE.

RITENGO NON SI POSSA PRENDERE PER SCONTATO LA DISPONIBILITA' CHE ALCUNI PROFESSIONISTI COME LEI METTONO A DISPOSIZIONE DEL PROSSIMO...

DESIDERO PORLE UNA DOMANDA: PUO' LA DEPRESSIONE FAR METTERE IN DISCUSSIONE IL PRORIO MATRIMONIO?

MI RIFERISCO AL CASO DI UNA COPPIA CHE PER 14 ANNI HA VISSUTO UNA VITA MATRIMONIALE APPARENTEMENTE TRANQUILLA. DICO 'APPARENTEMENTE PERCHE' ORA LA MOGLIE MENZIONA PARECCHIE SITUAZIONI/LITIGI CHE IL MARITO CONSIDERAVA ASPETTI TIPICI DELLA VITA DI COPPIA MA CHE ORA SEMBRANO GRAVI PROBLEMI CHE POTREBBERO PORTARE AD UNA EVENTUALE SEPARAZIONE.

IL MARITO SI E' MESSO IN DISCUSSIONE, MA RITIENE CHE, PUR RICONOSCENDO DI AVERE TRASCURATO LA MOGLIE, I MOTIVI DA LEI ADDOTTI NON SONO VALIDE RAGIONI PER UNA SOLUZIONE COSI' GRAVE.

PER CONTRO LEI SOSTIENE CHE IL SENTIMENTO, L'AMORE, NON ESISTE PIU' (NON C'E' PIU' ATTRAZIONE), E QUINDI AL MARITO VIENE PRECLUSA LA POSSIBILITA' DI COMPIERE QUEI GESTI TIPICI DELL'INNAMORAMENTO, LA CUI MANCANZA E' STATA PARAGONATA AD UNO STILLICIDIO CHE HA CONSUMATO NEL TEMPO, IL SENTIMENTO.

MI CHIEDO: DAL MOMENTO CHE MOLTI SINTOMI TIPICI DELLA DEPRESSIONE SONO EVIDENTI, E' POSSIBILE CHE IN REALTA' IL SENTIMENTO CHE LA LEGAVA AL MARITO NON SIA CESSATO, MA CHE LO STATO DEPRESSIVO LA PORTI A CREDERE INVECE IL CONTRARIO?

SE NON CHIEDO TROPPO: AL MARITO E' STATO DETTO CHE LA SUA PRESENZA LE METTE ANSIA ED AGITAZIONE.A SUO AVVISO, E' PREFERIBILE EVITARE CHE I DUE SI INCONTRINO O E' CONSIGLIABILE CHE IL MARITO, OVVIAMENTE CON DISCREZIONE E NON ASSILLANDOLA, DI TANTO IN TANTO FACCIA SENTIRE LA SUA PRESENZA?

DISTINTI SALUTI

From Gummy
To crisi di coppia
Ottobre 2002

La ringrazio per avermi attribuito una professionalità che in realtà non ho. Sono laureata ma non esercito e quindi il mio è un contributo sincero e disinteressato a problemi riguardo ai quali spero di avere ormai dopo tempo ed esperienze un'ottica intuitiva e di buon senso. Secondo me le due cose, la depressione e la mancanza di attrazione coesistono nel senso che una influenza l'altra. Penso però che anche l'estrema disponibilità del marito non favorisca questo stato di cose. Siamo tutti un po' depressi e alla ricerca del senso della vita sopratutto quando un certo benessere è assicurato dalla sicurezza economica o dalla presenza di un marito devoto.La vita è anche lotta e sforzarsi per l'affetto, la sicurezza e tutto ciò che concorre alla sopravvivenza spesso fa dimenticare i disagi dell'anima. Per questo io a distanza e non conoscendo direttamente la portata dei problemi della moglie mi sento però di consigliarle di lasciarla tranquilla. Solo in questo modo la moglie potrà valutare se il suo malessere è attribuibile alla vita in sè o alla presenza del marito. E forse rivaluterà l'amore e la disponibilità del marito. Le auguro il meglio. Formule sicure non esistono. L'importante è andare avanti sicuri dei propri valori di correttezza dignità amore per la vita anche se non è sempre rose e fiori. A presto G.

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From: Gianluca
To: gummy
Ottobre 2002

Dopo 9 anni sono stato abbandonato dalla mia fidanzata. Ho 31 anni, quasi ma non ancora laureato, faccio politica ma non decidevo mai davvero di crescere.
Quando ho pensato di farlo, lei, 30 anni, se ne va: nuove amicizie che per un pò mi ha tenuto nascoste, lavoro che finalmente le consente discreti guadagni, probabilmente un nuovo ragazzo.
Lei parla di svolta che ha voluto fare da sola dopo 9 anni in cui ha pensato solo a noi. A me è caduto il mondo addosso: 2 mesi di insonnia, ossessione telefonica durante il suo periodo di riflessione. Mi dice che è cambiata e che le dispiace non avermi manifestato in modo deciso i suoi malesseri e le sue inquietudini. Era il sedativo alle mie ansie (soprattutto da prestazione avendo scoperto il sesso assieme), ma non riuscivo a farla sentire valorizzata. Mi ha sempre assecondato in tutto ed era amatissima dai miei familiari. Non mi vuole sentire, dice che ora ha più voglia di vivere perchè non ha l'ansia di pensare al nostro futuro che lei sognava essere la nostra famiglia felice, che si è disillusa per la mia scarsa concretezza, si è disinnamorata. Mi manca da morire, impazzisco di gelosia. E' bellissima, ho paura di non trovarne un'altra con le sue qualità. Non capisco perchè si sia macerata, per lungo tempo probabilmente, senza coinvolgermi. Eppure dice di essere stata anche felice. Ora comincio a reagire ma ogni tanto la chiamo o con l'idea di accusarla o continuando a chiederle spiegazioni e conferme sulla presenza di un altro. Soffro terribilmente di sensi di colpa e le do ragione. La amo, ma non la riconosco più.
Ciao, Luca.

From Gummy
To Gianluca
Ottobre 2002

E' importante che tu dica che non la riconosci più. E' uscita dalla tua vita. Pensa che attraverso lei sei diventato quello che sei. Cio' che più ti ha fatto soffrire credo siano stati i sensi di colpa. Lei ti ha dato una lezione sulla tua scarsa coscienza e impegno per il futuro. Ora sei un uomo. Lei non c'è più e non deve interessarti se sta o non sta con un altro.
Quello che eravate è cambiato. Tu sei pronto per una nuova storia. Forse ce l'hai già perchè tii rispondo con grande ritardo: Fammi sapere di te se puoi.Baci G.

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From: Brigitte
To: gummy
ottobre 2002

Cara gummy,
Credo di soffrire di bulimia.Vomito e mi piace.Sto male.


From Gummy
To Brigitte
Ottobre 2002

Vomito, mi piace, sto male. Ma vedi quante contraddizioni in tre parole. Devi smettere di farti la guerra all'interno di te stessa. Ricordati che scegliere i propri rituali anzichè far parte della comunità è perdente. Ma a volte anche ritirarsi un po' dal mondo acuisce la nostra personalità. L'importante è che tu usi questo momento di scoperta della tua complessità per arricchirti spiritualmente attraverso letture o film o testimonianze di grandi del mondo contemporaneo o della storia che ti facciano sentire meno strana . L'importante è anche che tu non perda peso. Scrivimi cosa ti succede perchè anch'io ho passato parecchi periodi così.Ciao G.

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From Paolo
To Gummy
Settembre 2002

Carissima Gummy,
il mio dramma di aver detto il fatto suo all'esistenza. Qualsiasi aggiunta sarebbe accessoria. Non ci si può rinnovare se non rinnegandosi, ma io non posso rinnegarmi, nè lo voglio, perchè nel mio caso non si tratta di una concezione, ma di un sentimento della vita. Sarebbe come se tentassi di cancellare tutte le mie esperienze passate. Per mia sventura, credo alle mie idee perchè le ho prima vissute tutte, le ho sentite, provate. Chiuso nel mio universo, non posso uscirne se non distruggendo la mia memoria.

Lansia "precede" sempre i pensieri ansiosi: Nessuno è direttamente responsabile di ciò che pensa.

L'istinto di conservazione - è una realtà, ma è anche vero che talvolta è solo un filo a tenerci legati alla vita, un filo che sembra facile recidere:Il che spiegherebbe sia la difficoltà sia la facilità del suicidio. Ora ci appare inconcepibile, ora tentatore e persino irresistibile.
Uccidersi perchè si "è", lo capisco; ma uccidersi per un insuccesso, ossia per l'opione altrui, è una cosa che non riesco a concepire; eppure la quasi totalità dei suicidi ha questa causa. Se l'umanità intera mi sputasse in faccia me ne accorgerei, certo; ma, la cosa non avrebbe conseguenze. Diverso sarebbe il caso di un moto interiore in cui percepissi "troppo chiaramente" la dismisura della mia insignificanza.

Siamo spinti dal "demone" tutte le volte che non vogliamo "stare al gioco", quando diciamo una verità che si ritorce inevitabilmente contro noi stessi.

Più avanti vado,più trovo che non c'è alcuna ragione nè di vivere nè tanto di morire. Dunque viviamo e moriamo nella gratuità assoluta.
E' la vita ad allontanarsi da noi, non noi ad allontanarci da lei. Si ritira un pò alla volta, e un bel momento ci accorgiamo di sopravviverle.
A che punto un essere comincia a sopravvivere a se stesso? E' una domanda che bisognerebbe porsi, la più importante per ciscuno di noi. Sono propenso a credere che si sopravvive a se stessi appena si comincia a capire, a percepire un'illusione dove prima credevamo a una realtà. Quando non c'è più realtà da nessuna parte, siamo inevitabilmente come dei sopravvisuti, per quanto forte sia la nostra vitalità, per quanto imperiosi siano i nostri istinti. Ma sono solo falsi istinti e falsa vitalità.

Il Demone Irritato

From Paolo
To Gummy
Settembre 2002

Cara Gummy,
Vivere qui è morte, altrove è suicidio. Allora dove andare?....certamente non in barca...Ogni contestatario, nel mondo occidentale, fa pensare a un eroe di Dostoevskj con un conto in banca...E' dall'odio di sè che scaturisce la coscienza di sè. Io odio me stesso: sono davvero un uomo...In questo grande dormitorio (come un testo taoista chiama l'universo), l'incubo è il solo modo della lucidità...Il folle che è in noi affiora nei sogni; dopo aver comandato le nostre notti, si addormenta nel più profondo di noi stessi, nel seno della nostra Specie; qualche volta
però lo sentiamo russare nei nostri pensieri.

Rispondi. Invece di "aggiornare" inutilmente la tua non-esistenza...non mi sembri molto interessata al "disturbo".

Il Demone Irritato

From Gummy
To Paolo
Settembre 2002


caro demone, non mi scuso neanche per il ritardo perchè con te è inutile, E' vero che appartengo alla non esistenza ma d'altra parte come te che ti dichiari un sopravvissuto. Anch'io lo sono, ma questa lotta per la sopravvivenza non mi dispiace. Mi accorgo ogni giorno che passa che rafforzo la mia personalità senza additivi sociali o non che siano. Ho scoperto che non mi dispiace poi così tanto la mia parte asociale, che i sogni mi tengono compagnia che anche la parte oscura, solitaria e creativa può reggere intere giornate e questa è una ricchezza che nessuna barca può darti. Anzi la barca distrae da ciò che ti interessa. Non so quali eperienze passate tu abbia avuto ma se ti hanno fatto diventare quello che sei devono essere interessanti . Un cinese ha detto:la mia infelicità è rivoluzionaria e al compleanno un occidentale ha augurato tutto il meglio e tutto il peggio. Come vedi non è poi così chiaro dove sta il bene. Per quanto mi riguarda credo nell'energia che ti viene sia dall'amore che ti ispira un essere umano o un progetto sia dalla paura in aassenza di tutto qquesto e dal coraggio di cambiare.
Il suicidio lo considero asociale: Non credo che uno lo faccia per un insuccesso, perchè la rabbia e la rivincita sono grandi motori di energia ma perchè come dici tu uno non trova motivi validi per esistere. Qui in Francia dove ora abito la gente è più propensa ad ammettere che è incazzata nera. Ti consiglio se non l'ho già fatto di leggere Howellbeck.Ti ricordo anche una poesia di Block che dice più o meno così: " Dico la verità e non mi credono, mento e sono creduto". Ma cos'è meglio? Ingannare se stessi o gli altri?Continuo. parli del folle. Ma non è l'altro te stesso che affiora nei sogni e che ti impedisce di essere consequenziale perchè sempre ti impedisce di concentrarti su un unico progetto e sempre sta a criticare quello che fai ? Bisogna imparare a conviverci un po' come dici tu, come dei sopravvissuti al bene e al male. Dostoievsky? Il conto in banca? non sono così colta , ma ti posso dire che non è facile uscire dal proprio ruolo perchè più hai vie d'uscita e più ti imprigionano e la contraddizione te la tiri avanti sino a quando il tuo tempo per agire è quasi scaduto.
Comunque mi piace questa tua dannazione perchè considero la maggior paarte della gente un po' zombie e soprattutto rassegnata e passiva in modo molto più angoscioso del tuo e del mio.Ti sento vivo e visto che considero l'ideale e l'amore due formule di sopravvivenza vorrei che tu mi dicessi cosa ne pensi di questo movimento italiano dei girotondini che mi sembra incarnare il no oltre a esser funzionale a chi ha perso le elezioni come dicono i cinici. Vorrei in qualche modo dare il mio contributo. Perchè non mi aiuti visto che hai bisogno di mettere la tua intelligenza in qualche ideologia?Scrivimi presto. Sono tornata ad essere operativa.Ciao G.

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From Daniela
To Gummy
Settembre 2002

Ciao, mi chiamo Daniela. Sono distrutta. Ho vissuto una splendida storia d'amore con un ragazzo meraviglioso. Ci amavamo da morire. Ore ed ore a parlare di tante cose, a baciarci a fare l'amore. Ci divertivamo tanto, ci comprendevamo, ci stavamo accanto quando stavamo male. Facevamo progetti. Volevamo vivere assieme. Io avevo vinto un concorso, e aspettavo la sede. Noi siamo di Catania ma io sarei stata trasferita al nord. Lui mi dice di andare, che tanto a Catania non c'è niente, non ci sono prospettive di lavoro, lui mi seguirà, perchè mi ama da morire. Mi mandano a Torino. Lui mi accompagna e sta con me una settimana. Il tempo è bruttissimo. Vedo che lui soffre. Una sera mi dice che vuole tornare al residence, perchè non gli va più di uscire. Poi parte. Mi dice che verrà a giugno (a maggio), dopo aver superato delle materie all'università. Mi chiama tutti i giorni. Mi fa prenotare per agosto un viaggio in Turchia. A giugno lui non sale, ma scendo io. Scendo per il mio ! compleanno e lui si comporta stranamente. Il primo giorno è passione folle: era un anno che stavamo assieme ma niente era cambiato. L'indomani andiamo al mare: lui cambia umore e mi dice che niente è più come prima. Sta zitto tutto il giorno, non fa il bagno, è freddo. La sera mi riaccompagna a casa e non usciamo. L'indomani mattina nemmeno, la sera riesco a convincerlo ad uscire. E' ancora passione. Il mio compleanno, dopo la cena ed un regalo spersonalizzante (borsa professionale) mi chiede perchè sono partita. Io capisco che tutto sta finendo. Lui mi riaccompagna, mi abbraccia e mi bacia dolcemente. Ci sentiamo al mio arrivo a Torino.Poi silenzio per 4 giorni. Lo richiamo, mi dice che pensavo non volessi sentirlo, ma poi crolla e mi lascia per telefono. Mi dice che non mi ama più.Io non posso crederci, gli dico che non può lasciarmi per telefono, che non lo merito. Lui mi dice che viene a Torino, ma non subito, tra una settimana. Viene, lui non vuole baciar! mi, ma fa l'amore con me. Io lo blocco dopo n pò perchè lui non mi bacia. Piango. Lui mi abbraccia e mi chiede scusa. Usciamo, lui riceve una strana telefonata.- Ti richiamo più tardi- dice con un tono dolce. Capisco che c'è un'altra. Lui nega, inventa una scusa. A casa, mentre sono in bagno lui esce per telefonare ed io capisco che c'è veramente un'altra. Scendo come una furia e lo cerco lui scompare. Torna arrabbiato col cellulare rotto. Dice che è un'amica comune che lo ha fatto incavolare. Ci credo, sul momento, voglio crederci. Andiamo a dormire. Durante la notte, mi tira a sè e mi rspinge, mi chiama in continuazione come un sonnambulo, si alza in continuazione. Poi, prima di partire, mi dice che sono una persona straordinaria. MA io la storia dell'amica che lo aveva fatto incavolare non la bevo. Le chiamo, lei conferma di non sentire G. da settimane. Gli telefono e lui nega, dà della pazza a R.Dopo qualche ora lui mi richiama e mi racconta che frequentava un'altra raga! zza. Mi ha detto che quando sono partita ha sentito una forte mancanza, si è smarrito. Ha cominciato a colamre il vuoto frequenatndo altre amicizie e poi ha incontrato lei. Bella a solare come me, che gli stava vicino e lo ascoltava. MI giura solo che nonl'ha mai toccata, nè baciata, perchè mi rispettava e che era finito tutto, perchè lei aveva capito che aveva una ragazza a Torino e per questo aveva spaccato il cellulare.Mi sentivo pugnalata, ferita. Lui, però, mi chiamava ogni giorno. Mi diceva che aveva smesso di studiare, aveva ricominciato a fumare (lui ha la gola a pezzi per il fumo) sigari e non mangiava più. Mi diceva che non sapeva se mi amava, ma nel dubbio mi diceva di no, per non farmi sperare. Però mi chiamava ogni giorno ,mi diceva che ero bellissima, che sono meravigliosa, cheè orgoglioso di me. piangeva. E' ritornato in analisi. Quando stavamo insieme ci andava, poi ha smesso perchè si è illuso di stare bene con me.E' depresso. L'ho visto 4 giorni fa, l'! ho costretto a baciarmi, lui mi ha baciata con trasporto, ma mi ha detto che la nostra storia è finita. Non vuole vedermi per adesso, perchè mi ha detto che non vuole che io, che ha considerato sempre forte, stia male.Si è spaventato anche di una scenata di gelosia che gli ho fatto, dopo aver bevuto. Mi ha detto che non se l'aspettava da me, che non sto bene e questo lo fa stare ancora peggio.Mi aveva promesso che mi avrebbe salutata prima che ripartissi a Torino. Ma il giorno prima mi ha detto che non era il caso che ci vedessimo, per ora, perchè lui ha paura, perchè stava male e non aveva più voglia di uscire. mi ha detto che se voglio posso sempre chiamarlo e che lui mi ascolterà sempre. Io sono tornata a Torino e sono molto ma molto confusa. Credo che sia depresso e non so come mi devo comportare con lui. Lo amo da morire, ma se per farlo star bene devo sparire, lo farò. Ti prego rispondimi.

From Gummy
To Daniela
Settembre 2002

Cara daniela leggendo la tua lettera mi dispiace di non averti risposto prima perchè sento una reale inquietudine. Ero disconnessa dal mio sito dalla mia posta e sinceramente non riuscivo a organizzarmi coi contatti Scusami. La tua lettera mi fa capire che lui ti vuole forte e questo è il tuo ruolo in questa storia. Sei tu che hai lasciato Catania sei tu che reggi il clima freddo e estraneo alla tua storia. Lui no, lui è completamnete scisso perchè non sa quello che vuole.Evidentemente ha bisogno di una presenza costante perchè da solo non regge il quotidiano. Non si tratta di lasciarlo, ma lascialo riflettere e non fargli scene di gelosia che lo spaventano. Se è il tuo uomo ritornerà e se no la vita è troppo complicata per trascinarsi persone fragili e un po' corrotte. Il tempo e lo spazio che si frappone fra di voi dirà la sua.Spero che tu mi risponda malgrado il ritardo. Ora sono disponibile e ti risponderò subito. Ciao G.

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From: Sconosciuto@
Ciao. Finalmente mi decido a scrivere. Ho riflettuto parecchio prima di farlo, sai sono molto cerebrale... Comunque veniamo ai fatti.
Ho 21 anni, frequento l'università. Ho molti interessi soprattutto pittura e cinema (quest'ultimo lo studio) chitarra e letteratura.

Dirai " Ma allora che problema hai?": sono terribilmente solo. Basta che ti dica una cosa per capire quanto: non sono mai uscito il sabato sera o la domenica, non sono mai andato ad una festa di capodanno. Ho girato pochissimo per l'Italia, non sono mai stato "in terra straniera". Credo di non essere mai stato felice o sereno (se si prende per buona la tesi per cui la felicità è un limite irraggiungibile per chiunque...). Ho pochi amici (diciamo un paio) di natura scolastica che sono dei buoni interlocutori con cui discutere di pittura (interesse comune). Ma poi giustamente hanno la loro vita, l'altra vita che a me manca, quella che va oltre la scuola (per me divenuta l'unico flebile contatto con la società). Ma il problema fondamentale e paradossale è che la vita non se n'è andata ma l'ho evitata io, mi spiego: il fatto di ritrovarmi solo è frutto delle mie paure, delle ansie che mi impediscono di vivere la parte più bella , e ahimè fuggevole, del nostro faticoso viaggio. Non so quante volte ho dovuto inventare scuse per non andare a compleanni, feste di vario tipo, per questa sensazione di inettitudine e goffaggine che mi stringe la gola. Il risultato è stato che tutti hanno creduto che mi sentissi superiore, tanto da non degnarli della mia attenzione,mentre è proprio il contrario! (Triste destino e beffardo....). E come è possibile che nessuno si sia accorto di niente? Per la mia grande capacità di dissimulare il dolore e la tristezza con un atteggiamento autoironico e calmo, con la battuta sempre pronta e sempre e comunque gentile. Una volta sono andato ad un compleanno per far piacere ad un amico: è stata la peggior serata della mia vita, mi sentivo come un bicchiere vuoto nel deserto.....
Non so dire con precisione quando sono cominciati i problemi, sicuramente intorno ai 14 anni quando sono passato alle scuole superiori: il culmine in seconda superiore quando ho rischiato anche di abbandonare la scuola (ti devo anche dire che a scuola sono sempre andato piuttosto bene). Poi fortunatamente due elementi (per dirla con Bion "il fatto scelto") mi hanno fatto recuperare un po di fiducia: la musica (ascoltai per la prima volta Mellon Collie dei Pumpkins) e dei miei professori ( una di letteratura italiana e uno di filosofia) che mi hanno aperto le porte all'arte e alle sue incommensurabili terribili bellezze.
Ora mi dirai perchè ti scrivo solo ora e perchè t'ho raccontato tutte 'ste cose. Mi sono innamorato di una ragazza all'università, e sembra che lei mi trovi simpatico: credo di averla colpita con un gesto spontaneo... Pochi mesi fa io non la conoscevo... Fu lei a chiedermi degli appunti... Nulla di strano. Siccome ho una grafia spaventosa e non avrebbe letto niente in quello che avevo scritto decisi a sua insaputa di batterli al computer: quando le portai quei fogli rimase colpita , non si aspettava una gentilezza del genere in quanto la conoscevo solo da un giorno e in più c'era anche un esame... E così quella mattina rimase con me e seguì il mio esame... Io non ero però particolarmente attratto da lei...
Poi ci siamo incontrati ancora, addirittura mi aveva invitato a pranzo ma avevo ancora quei sentimenti contrastanti... Non mi attraeva ancora in particolar modo.... e poi invece pochi giorni fa ho scoperto quanto sia bella , come quando la luna sorge da delle nere nubi... e siamo rimasti soli per una misera dolcissima (almeno per me) ora, sembrava che si comportasse con complicità... ma poi il giorno dopo ci siamo visti per pochi minuti e non mi sebrava particolarmente scossa dal giorno prima... sono disperato ma si sa che le pene d'amore sono dolci e amare... Il mio problema è un altro: cosa le dirò, se dovesse contraccambiare i miei sentimenti, dei miei giorni perduti, della vita-nonvita che ho vissuto fino ad ora? Ti chiedo scusa per questa enorme letterona avrei tante altre cose da dire ma mi fermo e spero che tu mi dia un consiglio... sincero e non quei soliti "sfrutta le tue doti " oppure "sii te stesso (una delle più stupide e terribili cazzate)" Le donne non vogliono sentire poesie o vedere quanto sei bravo a dipingere o almeno non solo quello e L'arte non serve a questo ...
Uno sconosciuto.


From: gummy@gummy.it
Tu vuoi un antidoto alla tua solitudine, però è una condizione che significa anche che basti a te stesso. Io sono sicuro che con la forza dei tuoi 20 anni tirerai fuori qualcosa di vitale perchè a me sembra che il tuo stato d'animo sia quello più sano che un giovane che ha paura della vita oggi può avere. La sensibilità e quindi la paura è una grande compagna di sopravvivenza. Chiaramente ti fa capire i pericoli e i modi per evitarli compreso scegliere le strade più difficili per capire e mettersi alla prova ma non tanto da lasciarci le penne e per non tradire se stessi e gli altri che è sempre un peso. Con questo non ti voglio dire sii te stesso come tu temi, ma almeno non raccontare e raccontarti troppe balle adeguandoti allo stile di vita che ti impongono i media già superati nel momento che finalmente si materializzano. E' chiaro che dovrai lottare per questa ragazza che ti è sembrata complementare. E' una sensazione importante, ma pensa che una storia tutta felice non ti piacerebbe proprio per il tuo animo un po' schizzato che per prudenza hanno tutte le persone sensibili. Non so darti consigli per la tua storia perchè anche con lei vicina avrai sempre il problema del quotidiano in cui non saprai se piacerai o sarà lei a non piacerti perchè forse è semplicemente la vita che non ti piace. Tutte le persone che hanno tutto da Siddharta in poi e in tutte le culture ricercano la felicità invincibile o almeno la conoscenza. Dovresti essere orgoglioso di appartenere a questa specie. Io per esempio avrei paura a vivere accanto a una persona che non è un po' infelice o che non cerca di capire attraverso la cultura passata o contemporanea in che mondo viviamo. Quindi non lamentarti e scrivimi al più presto l'evoluzione dei tuoi giorni/sentimenti/paure/sogni. Sempre che tu lo voglia. E insieme cura i risultati, l'impegno perchè bè attraverso quelli che comunichi perfino con le donne.
Baci e vicinanza C.


From: Rita@
Ciao, ho scoperto x caso il tuo sito...

Volevo solo capire come scordare un amore finito. Sto soffrendo tanto...
Io lo amo ancora ma lui...no. Sto vivendo come dentro un incubo...
Non mi va di fare niente, neanche le cose che prima mi davano soddisfazioni. Dammi dei consigli...
Grazie,
Rita

From: gummy@gummy.it
Cara Rita, scusami se ti rispondo solo adesso, ma in questo periodo ho tante decisioni da prendere pratiche oltre che esistenziali..
Egoisticamente vorrei capire come hai fatto a scoprire il mio sito perchè anche se sono stata pluriscelta dai portali, ho difficoltà di comunicazione, una specie di karma che mi porto dietro in tutto quello che vivo. Tornando a te mi ha commosso la semplicità della tua-mail. Ricordati comunque che come ho risposto altre volte se veramente pensi che lui non ti ami più presto lo dimenticherai anche tu. Non amare non è tanto bello perchè è una delle grandi illusioni che rendono la vita sopportabile, però se ne hai bisogno puoi sempre trasferire le tue energie in qualcosa d'altro, un progetto per esempio. Unirti a un gruppo di volontari o che hannno uno specifico interesse insieme musica, cinema o locali. Quello che vuoi, basta che ti stimoli la curiosità. Essere disposti a cambiare, cambiare fino a che non trovi quello che ti dà pace. Risponderti per esempio mi piace, mentre stare al telefono con la telecom per sistemare le cose mi esaspera...
Mi piace essere in contatto con persone con bisogni spirituali autentici e la sofferenza spesso è più viva della voglia di vivere il quotidiano senza ideali, amore e generosità.
Scrivimi presto, Gummy

From: Rita@
Ciao, grazie per avermi risposto, quasi non ci speravo più. Sto un po' meglio, anche se a volte ho delle crisi di pianto. Mi capita quando mi sento sola, e ho nostalgia di lui. Lui si fa sentire sempre di meno, ed io sono una stupida che spera ancora in una riconciliazione impossibile. Vorrei spiegarmi come si fa ad amare follemente una persona, fare pazzie per lei, dirgli che ormai senza di lei la tua vita non ha senso e poi... all'improvviso, finisce tutto. Mi ha detto: Io con te ci sto benissimo,ci tengo tantissimo a te, ti voglio bene ma, non provo più quello che provavo prima. Queste parole mi ritornano in mente e mi fanno tanto male, non riesco a darmi una spiegazione, lui stesso mi dice che non ha nessun motivo, così come è iniziata è finita (mi ha detto)! Secondo me ha soltanto avuto paura a legarsi stabilmente con qualcuno, mi ha detto che io gli facevo paura quando parlarvo di un nostro probabile futuro. Boh!!! Vorrei tanto capirci qualcosa, e intanto ci sto ancora male. Spero che passi in fretta.
Un abbraccio Rita

From: gummy@gummy.it
Cara Rita solo tu puoi capire se è finita l'attrazione o se c'è una difficoltà a reggere l'impegno da parte sua in generale e forse non solo con te. Comunque ti sento meglio. Mi sembra che accetti di più la realtà. Lascia che se la veda lui coi suoi sogni e intanto migliorati. L'importante è uscire dalle esperienze arricchiti e pronti a mettersi di nuovo alla prova.
Baci, Gummy


From: Anita@
ciao sono Anita e un dilemma comportamentale che mi accompagna da tutta la vita.

Se è vero che la rabbia va espressa, se è vero che va tirata fuori perchè diversamente somatizza, mi spieghi che comportamento deve avere una persona, in questo caso io, che questa rabbia la deve subire, che comportamento tenere con una persona che sfoga la propria rabbia su di me? A volte anche in modo indiretto ma con parole e comportamenti che comunque sono destinati alla mia persona. Che fare per non essere sempre la carta assorbente della rabbia di altre persone?

From: gummy@gummy.it
Ti direi di tirar fuori la tua, oltre a chiederti perchè il tuo karma è quello di subire la rabbia altrui. Nello stesso tempo, però, penso che nella vita c'è il bene e il male, il positivo e il negativo sempre mescolato e siccome credo nell'importanza dei sentimenti meglio se positivi ma in fondo anche in quelli negativi purchè siano espressi e condivisi, cosa ti importa da che parte stai? Rabbia e discussioni esistono quando i legami sono forti. Lo so che è dura ma forse il tuo compito nella vita è questo e sono sicura che quando ti peserà troppo tirerai fuori la tua insoddisfazione. Cerca solo di valutare le conseguenze sia del tuo subire che della tua eventuale esplosione perchè sono proprio le persone come te che non abituate a gestire il litigio che, quando poi esplodono lo fanno in modo magari, non te lo auguro se non lo vuoi, irreversibile. In bocca al lupo. Scrivimi se vuoi che tipo di rabbie subisci in modo da capire un po' di più. A presto.


From: Anna@
sono entrata per caso nel sito Psycozòo...

Non so davvero a chi stia in questo momento scrivendo la mia mail...
Sto vivendo un periodo di blocco mentale...
Sono una studentessa di scultura e dopo un 18 non ho più il coraggio di presentarmi alle lezioni...
Mi sento una fallita e la cosa mi blocca...
Ho perso la carica e la cosa si ripercuote in tutti i momenti della mia vita...
C
osa posso fare per riacquistare fiducia in me???
C'è un libro o un film (mai assolutamente farmaci) che possano aiutarmi ad abbattere questo blocco...?!
Spero di non aver commesso una gaffe nell'invio di questa mail alla persona sbagliata
Grazie Anna

From: gummy@gummy.it
Cara, strascusami per il ritardo ma solo ora controllando la posta ho trovato la tua e-mail.
Evidentemente hai un problema sommerso che è più importante di tutti gli altri e che affiora facendoti perdere concentrazione e certezze in quello che fai. Cercherei di indagare nel tuo inconscio per scoprire cosa c'è d'irrisolto...

L'inconscio non sbaglia. Visita i tuoi sogni. Ci sono dei metodi
tipo il metodo Silva (sto traslocando e non trovo l'indirizzo ma puoi cercarlo col 12 area Milano) che facilita la focalizzazione dei sogni sui problemi latenti.
Come film ti consiglierei "Beautiful mind" che parla in
termini esagerati per follia e genialità di un blocco durato anni e superato attraverso l'amore costante e aiutante della moglie.
Mi potresti dire come
sei capitata sul mio sito? Non sono pubblicizzata come dovrei. Come vedi ognuno ha i suoi blocchi. Se mi dirai il tuo percorso te ne sarò molto grato.
Ciao Gummy


From: Mauro@
Caro Gummy,
mi chiamo Mauro ho 40 anni e vivo con mia figlia che ne ha 8.Ti ho scoperto per caso durante una pausa di lavoro. Vorrei dare un piccolo consiglio, se posso.
"La serenità non é data dall autodisciplina dell'anima, ma dalla convinzione che il propio caos interiore sia ingovernabile!"
Ciao Mauro

From: gummy@gummy.it
Ciao Mauro
Sono contenoa che il mio sito ti abbia suggerito una riflessione, una resa a prendere la vita così com'è cioe' incontrollabile e accettabile se si capiscono i suoi limiti... Non è un pensiero molto occidentale perchè in tutto questo credo che un progetto o un ideale sia importante per vivere. Accanto bisogna applicare alla vita di tutti i giorni un po' di tecniche di sopravvivenza come insegnano i buddisti e le culture millenarie legate soprattutto alle religioni. Come non si può fare tutto per disciplina così non si può agire solo per desiderio. Scrivimi ancora se puoi. A presto Gummy

From: Mauro@
Caro Gummy,
i pensieri sono un vizio come il pensare e si sa i vizi sono dannosi, in special modo se rivolti ad altri. Oggi pomeriggio eri nei miei pensieri come una splendida proiezione, con una percezione dell'attorno meno personalizzata e più rilassante. E come se avessi bisogno di te per non spaventare gli altri. Se me lo cosenti vorrei prenderti ogni tanto in ostaggio. Non deve diventare però un vizio.

From: gummy@gummy.it
Caro Mauro,

la parola che più mi ha colpito nel tuo messaggio è che hai paura di spaventare gli altri. Perchè oltretutto se si è un po' diversi si deve fare i conti con l'aggressività degli altri senza riuscire a far loro capire che comunque si ha bisogno di aiuto e degli altri. Ho visto il film "Beautiful Mind" e mi è piaciuto tantissimo, mi ha anche commosso l'amore di questa donna che andava oltre l'umiliazione di certe affermazioni, non come certe sdolcinate del giovane nobel. Lei non si spaventava. Scrivimi ancora.
Spero a presto Gummy

From: Mauro@
Caro Gummy,
questa sera ti mando una poesia.

Ciao Mauro

A mia figlia

T'avevo pensata nella notte o poesia del dolore.
Non ti scrissi
per non disperdermi, ma ora reclami vendetta.
In questa alba
da dolore addolcito è difficile ritrovar il poetico strazio celatosi in propria ricerca.
Il nuovo indirizzo, al margine di un bosco
che si è inghiottito il cimitero, evidenzia che i sensi di colpa eran colpe non prive di senso, intravviste nella solitudine di ieri, reali con l'abbraccio del nuovo mondo.
Questa notte osservavo, da ogni angolo della casa, quella sagoma di bimba tentar d'esserlo, bisogno d'amore d'anni di solitudine
d'addebitarmi.
Bimba smarrita e zimbella del bisogno, bimba
mia,consegnatasi giocattolo per giocare.
Storie gia viste in
un'infanzia non vista.
Il bisogno d'amare é uno splendido ricamo penzolante da una tovaglia inbandita.

From: gummy@gummy.it
Caro Mauro
Cerca di capire che non è facile seguire la tua poesia. Quello che mi è rimasto impresso è che i sensi di colpa non sono privi di senso, perchè anch'io lo penso di me, anche se li abbino alla paura. Vorrei sapere anche cosa ti è successo perchè penso che ti sia successo qualcosa di importante. E questa bambina? Raccontami un po' di lei.
Baci gummy

From: Mauro@
Caro Gummy,
a 6 anni sono stato travolto da un camion, ho avuto entrambi i piedi maciullati,la testa spaccata in più punti. Ciò nonostante, dopo numerose operazioni, ho potuto vivere una vita normale. Se mi vedi camminare non lo diresti.
Nonostante
avessimo ragione non abbiamo avuto nessun tipo d aiuto. Per mio padre, già sofferente di persecuzioni sociali, è stata la conferma che tutto è marcio. Sono stato cresciuto nell'odio. Questo non mi ha consentito una crescita serena. Mia madre è come se non fosse mai esistita. Figura assente. Non mi ricordo mi abbia mai baciato, stretto a sè. Attualmente é ricoverata in neurologia per depressione.
Ho sempre avuto una grande sensibilità. Penso che chi é stato dall'altra parte ritorna così. Io per fortuna ho un grande senso dell'umorismo. E' come se, stando dall'altra parte, vedessi le cose dal punto del tragicomico. A 20 anni ho conosciuto mia moglie, cresciuta all'estero dove mi sono trasferito con lei. Dopo pochi mesi ero già a pezzi. Sono cresciuto al nord e non parlavo una sola parola dellalingua locale. La conseguenza é stata l'abuso di farmaci di ogni tipo e frequenti ricoveri in psichiatria. A 32 anni ho sentito un irrefrenabile istinto materno. Per anni ho fatto il casalingo, mia moglie ha un ottimo lavoro, crescendo mia figlia con infinito amore.

Mia moglie se ne é andata di casa, io lavoro e riabbraccio mia figlia alle 6 di sera.
Quando abbiamo cambiato
casa due anni fa mia figlia era molto indietro ed ha avuto enormi difficoltà. La solitudine di un casalingo ricade sui propri figli.
Da qui è nata la poesia. Per fortuna ora le cose vanno molto meglio, anche perchè dopo scuola, é accolta in una famiglia dove si sente amata. Il problema principale non è mia figlia, ma io che non so chi sono. Sono tutto e niente. E' come se Mauro fosse morto. In questi giorni ho conosciuto una donna ad un corso per lo sviluppo della personalità. Tipa molto sveglia di cultura. Mi ricorda un po' Ida Bocassini, PM di Milano, dopo una dieta.
Oggi durante una passegiata mi ha stretto a sè e mi ha baciato lungamente. Due tre passi piu in là ancora e via di questo passo. Io non ho provato assolutamente nulla.
Da anni mi blocco prima dell orgasmo e così sono frustrato. Domani l'insegnante mi ha invitato a cena. Che dio me la mandi buona. Non si può vivere di solo cervello. Se lei ha capito cercherà di sbloccarmi.
Ti faro sapere come é andata.
Grazie di tutto. Bacio Mauro

From: gummy@gummy.it
Caro Mauro, perchè dopo pochi mesi di matrimonio eri già a pezzi? C'entrava col fatto della difficoltà all'orgasmo?
Comunque già il fatto che ne parli mi sembra una bellissima cosa. Come il senso dell'umorismo che riconosci perchè vuol dire che sei capace di distacco. E poi ti migliori. Vai a un corso per lo sviluppo della personalità. Mi sembri una persona niente male. Non sai quanta gente si considera tutta d'un pezzo e poi fa a pezzi gli altri o se stessa. Scusa per tutte queste domande. Ma penso che in fondo ti facciano piacere oltre alle considerazioni perchè è chiaro che vuoi parlare di te.
Fammi sapere come è andata con la "Bocassini".

A presto, Gummy

From: Mauro@
Caro Gummy,
non ti ho dimenticato, é solo che non ho tempo. Per te però devo trovarlo. La "Bocassini" è riuscita a smontare questa mia figura da tragico eroe lasciandosi respingere ma senza farsi privare della libertà di amarmi. Amare é un dividersi l'infanzia intrigando il sapere di oggi con il possibile acerbo di ieri. Io che non ho piu un'identità primaria cosa avrò mai da dividere? Da dare, da prendere? Faccio comunque il tifo per lei.
Ti penso, Mauro

From: gummy@gummy.it
Caro Mauro, beato te che non hai tempo. Io ho eliminato tutto quello che mi rompe e siccome è quasi tutto, tra un po' non mi resterà che eliminare me stessa. Scherzo. Il fatto è che quando uno è particolare si abitua alla bambagia mentre al di fuori la vita pulsa con le sue rotture e ritmi e tempi diversi. Ma anche la bambagia è ributtante. Va cambiata comunque molto spesso. E' il difetto della bambagia che è comodità ma non progetto. Trovo molto bello che la "Bocassini" abbia la forza di amare anche se respinta. Gli insicuri vogliono proprio questo anche se spesso non capiscono di trovarsi a loro volta di fronte a degli insicuri o a gente a cui chiedono troppo. Da lì la strada alla solitudine è breve. Non avevo mai pensato che amare fosse una caratteristica che veniva con l'età e che si provava se si conservava una certa freshezza e ingenuità. Pensavo fosse un'attitudine e stop. Invece hai ragione tu però devi spiegarmi meglio cosa vuol dire identità primaria e perchè non può nè dare nè ricevere.

A presto, Gummy

From: Mauro@
Caro Gummy,
"
In questo grigio mattino, che dal male buio della notte s'avea da risvegliare, sento il giorno sgretolare. Pace mi dà il pensar che tanta rovina che ha da venir passata io possa nello scriverti amata".
L'identita primaria è l'adattamento del bambino alla sfera caratteriale-affetiva dei genitori. Questo è imposto dai segreti meccanismi di soppravivenza che la vita autogestisce. Non è il genitore che ama, ma é il bambino che si fa amare. In questa fase s'imparano i meccanismi del dare e del prendere. Meccanismi che ci accompagneranno tutta una vita. Solo nella morte essi si dissolvono restituendoci la libertà dell'amore incondizionato. Ma cose la morte? E' la dipartita dell'ego, inventore della morte stessa? A quale scopo? Per guadagnarci l'immortalità creando nuovi selettivi guardiani del genoma pronti a distruggere i piu deboli? Ma chi se ne frega. A me é riuscito di morire prima della mano oscura, tanto fu il dolore. Non so dare e non so prendere perché é morto in me il ricordo di cio che pensavo fossi.
Un saluto dall'aldilà Mauro

From: Mauro@
Caro Gummy,
ma dove diavolo ti sei cacciato? Non ti sarai mica spaventato? Sono una mente demente d'accordo, ma sono anche un uomo semplice. Lavoro tutto il giorno con i disabili e alla sera mi occupo di mia figlia e delle faccende domestiche. Cosa si pretende di più da uomo? Sono stato a letto con la "Bocassini". Niente di speciale. Le solite depressioni da post illusioni. Sono e resterò un bloccato.
La morte resterà delusa dalla pochezza di ciò che m'ha sottratto, la vita dall'infinità di colori che si é trattenuta. Né vinti né vincitori. La morte a mani vuote, la vitaa mani piene. Piene di quel dare che é mancato mancando il prendere. Un prendere ci fu, per dire il vero, un prendersi gioco di sé e di tutto per nulla sdoganare poi al trapasso.
Scrivimi se puoi. Grazie Mauro

From: gummy@gummy.it
Caro Mauro, ho una vita complicata oltre ad essere un po' pitecantropa con la tecnologia. Se ci aggiungi anche un po' d'alzheimer per cui dimentico i fili del computer ovunque e magari mi prendo quelli che servono a un altro per respirare al posto dei miei, puoi capire che ogni tanto sparisco al di là della mia volonta'. Tornando a te mi piace il tuo tono distaccato, ma non da tua figlia e dal quotidiano. Per il resto hai capito che quando non si ha più paura della morte non si ha nemmeno più paura della vita. E ci si può divertire di più. Non so se tu parli di disabili perchè veramente lo sono e se non ti piace la "Bocassini" perchè non c'è feeling o perchè non ti fidi in generale delle donne. Riprovaci, se si tratta del secondo caso col tempo si aggiusta. I marocchini dicono: comincia a fare l'amore che poi l'amore viene. Non sono tanto sicuro che sia così anche perchè loro col ripudio se la cavano meglio di noi con gli abbandoni. Un'ultima cosa: se non hai avuto molto sei sempre in tempo ad averlo. Non sei stato nessuno: sei libero dal passato e dal futuro. E' l'aspetto positivo dell'insicurezza\sensibilità. E poi se non si ha una cosa se ne ha un'altra e non pensare che gli altri siano poi così soddisfatti. Guarda cosa succede nel mondo sempre più in habitat considerati normali e di successo. Per ora ti saluto perchè vado a una commemorazione di Carmelo Bene. Ti dirò.
Ciao, Gummy

From: Mauro@
Dolce Gummy,
ho una grandissima notizia da darti. Miracolo, miracolo.

La "
Bocassini" ha vinto ed io con essa. Vivo una sessualità splendida e rilassante fatta di orgasmi liberatori. Ritornando a temi di quel pensare che ormai in qualche modo ci lega, mi fà piacere che anche per té il tema della morte sia di centrale importanza. La morte é un tutt'attorno d'ogni quanto.
Gli handicappati con cui lavoro sono veri. Era l'unico mestiere che potevo fare, tanta era la paura di interrompere il flusso di emozioni che nasce e muore in continuazione per rigenerarsi. Paura di rischiare l'ero senza il sarò. Caro Gummy, tu sei complice naturale di questo mio pensare che ti attende online per donarsi.
Spesso il pianto non altro è che lacrime restie a convertirsi in conoscenza. Il bruco che diventa farfalla e che avrà vita breve senza preoccuparsene. Questa metamorfosi per noi umani é la conversazione. Non a caso lo scriverti mi ha giovato.
Vorrei poter udire da té la stessa emozione.
Ti stringo e abbraccio in un attesa mai vana. Mauro



From: Diana@
Ciao, è la prima volta che scrivo qui con l'e-mail di una amica... Io ho un
problema che può sembrare stupido e mi vergogno, ma non so con chi parlarne. Avrei anche una psicologa, una persona vera e non un sito multimediale, ma questo è l'unico argomento che non posso affrontare con lei. Ho deciso di scriverlo qui perchè spero che qualcuno possa darmi retta. Io ho 20 e lei, la psicologa, ne ha 30. Io sono bisessuale, lei non lo sa, non ne abbiamo mai parlato e comunque non ne sentivo l'esigenza... Almeno nelle prime settimane di terapia. Ero andata da questa psicologa perchè tutti mi dicevano che avevo dei problemi a gestire la sfera affettiva, che ero infantile e che non ero capace di innamorarmi di nessuno. Così io speravo che questa dottoressa mi potesse aiutare. E infatti:mi sono innamorata di lei. Adesso sono disperata perchè so che è una causa persa, lei non mi ricambia e se lo sapesse riderebbe o resterebbe schifata. Io penso a lei ogni momento, è diventata una vera ossessione, non riesco a levarmela dalla testa... sto male. Dovrei forse dirle tutto e perderla per sempre? O proporle la mia amicizia nei termini più casti e assoluti di cui sono capace? O semplicemente fare finta di niente e tirare avanti alla meno peggio?
A
volte penso che sarebbe stato meglio se non la avessi mai conosciuta...
Diana

From: gummy@gummy.it
Cara Diana,

non capisco perchè sei così pessimista. Io credo che amare una persona voglia dire pensare che anche in questa ci sia un po' d'amore, e poi, visto che non riuscivi a provare sentimenti mi sembra già un successo che tu ci riesca. Forse hai un grande bisogno di comunicare in modo non convenzionale, per questo in presenza di un linguaggio insolito, il bisogno si è trasformato in amore. Comunque sia non devi temere la verità, anche se lei facesse parte del tuo giro, c'è di mezzo anche il "transfert" quindi, parlagliene tranquillamente, non negare la realtà. In questo modo aggiungerai un pezzo di vita alla tua.
In bocca al lipo per il tuo futuro bi o etero che sarà.
Ciao, Gummy


From: Ale@
Caro Gummy,

ho trovato il tuo sito molto interessante. Non immaginavo che ci fossero così tante persone con problemi psicologici simili. Viviamo in un'era di nuove nevrosi. Vivo la maggior parte del mio tempo in Inghilterra e mi chiedo se potessi fare una versione parziale in inglese, così da poter comunicare con gente di altri paesi. Dal mio punto di vista penso che il volontariato sia un grande aiuto sia per chi lo fa che per gli altri. Sono in contatto con uno in Russia di cui ti mando un indirizzo per chi fosse interessato http://www.ecologia.org.uk e poi cliccare su Kitezh community.
Ciao a presto, Ale

From: gummy@gummy.it
Caro Ale,

Se tu sei in grado di contattare della gente, e ne hai voglia, dì loro che mi possono scrivere in inglese e avranno sicuramente una risposta. Riguardo al contenuto del sito puoi spiegare tu di cosa si tratta. Forse mi manderanno Psycoposta anche da Tokio e da Pechino, hopefully!
Grazie del tuo contributo, Gummy


From: Alessandra@
Ciao, sono una ragazza normalissima, vado alla grande all'università, sono spigliata, sono bella, ho una famiglia meravigliosa, ma.........................
Il problema è il più banale e antico del mondo: dopo 4 anni di amore meraviglioso, è finita.
Non voglio raccontare tutto perchè comunque perderebbe di significato e non potrei esprimere tutto ciò che c'è stato, ma credo di entrare in depressione perchè non ho più voglia di vivere......
Sarà una banalità ma credo che la vita sia troppo bella per viverne male anche solo un istante.........

Vedete se potete aiutarmi............

From: gummy@gummy.it
Cara, so troppo poco della tua storia per capire se hai proiettato il famoso
film che era dentro di te, su uno schermo bianco, nel senso che ti sei inventata tutto per riempirti la vita. Oppure se tu soffri della colpa di non aver amato abbastanza questo tuo amore. Quattro anni significano, ma il tempo è anche relativo. Soprattutto non so se tu ami la vita così com'è o hai bisogno di ideali per sopportarla. Chi mi scrive parla di questo manco e di sonno eccessivo come se solo i sogni potessero riempire il vuoto di interessi e di affetti sempre più difficili.
Insieme a voi, ipotizziamo un mondo nuovo.
Mi sembra di capire che nessuno ha più voglia di far niente nè per se stesso nè per la società, ma ancora non intravede appigli interessanti. Ricordati che l'insofferenza non è solo male. Eri molto felice con lui? A volte si prende la scusa di un abbandono per non cercare le cause della propria noia esistenziale senza spinte alla vita, anzi col problema di riempire un tempo piatto senza orizzonti che è già un amico se non ti distrugge con varietà di metodi. A ciascuno il suo. Non ti piacciono i nuovi valori che portano avanti gli artisti che dissentono sia dalla destra che dalla sinistra? Non parlano di diritto alla felicità, ma del bisogno di inseguirla.
Ciao, Gummy


From: Ivo@
Ciao Gummy,
Ho trovato un articolo che potresti trovare interessante.
Ciao, Ivo

UNA CHAT CON L'ANALISTA: LA TERAPIA SI FA ONLINE
E' meno imbarazzante di una seduta di psicanalisi tradizionale, resta anonima e costa meno. Si chiama E-Therapy, e' nata in America dove, in cinque anni, gli analisti virtuali sono passati da sei ad un migliaio. Una tendenza in crescita anche da noi. La psicoanalisi italiana sul video, le domande sull'inconscio che corrono via chat e via e-mail, hanno solo qualche mese di sperientazione e sono gia' triplicate. Per i pazienti che la frequantano "e' il modo piu' spedito e conveniente di curarsi". Contro attacchi di panico, ansia e depressione, disturbi alimentari, disfunzioni sessuali, litigi di coppia, perfino contro il mobbing, ci si cura online. I frequenatori piu' assidui sono donne ed adolescenti. Ma dietro al successo si innestano le polemiche. Manca il faccia a faccia con l'analista. Mentre i nuovi pazienti del cyberspazio giurano di aver scelto la cura virtuale proprio per questo, perche' risolvono il loro cammino nella piu' completa segretezza. I gruppi contano migliaia di frequenatori aumentati nel 2001 del 30 per cento.

From: gummy@gummy.it
Caro Ivo,
grazie per la segnalazione. L'articolo è stato inserito nelle opinioni.
Ciao a prestissimo, Gummy


From: Federico@
Mi sento un po' stupido a scriverti, forse perchè non uso mai il computer (tantomeno in questo modo) o forse perchè non credo che arriveremo da qualche parte... ci provo. Io sono Federico ed ho quello che gli psicologi chiamano "disturbo ossessivo". Sto male per una "paura" fissa che è: ho la linea della vita spezzata, ci sarà un qualcosa nella mia vita, chiaramente di brutto che mi farà soffrire (vista la mia visione pessimistica) che sconvolgerà tutto. Sono reduce da un incidente dove ho rischiato bene... conseguenza una gamba rotta, intervento, e già paura del prossimo per l'estrazione del ferro inserito. Ma non lo vedo come "ciò che doveva accadere"... continuo con la mia idea e sto male. I rapporti, la vita sono pieni di ansia, di angoscia, con di fronte il fantasma della "linea spezzata". Avrei molte altre cose da dire ma... già mi sento stupido e banale con queste poche. Grazie

From: gummy@gummy.it
Caro Federico,
Ho un amico che sta benissimo: ha superato "il mezzo cammino di nostra vita" e ha la linea della mano spezzata. Devi superare la paura della paura. Cosa vuol dire tastare l'ebrezza della morte pilotata da una diceria. E poi non sai che le linee della mano cambiano e che puoi cambiare quelle del tuo destino. Ti consiglio d'ispirarti alle linee del self help.
Ciao, Gummy

From: Federico@
Caro Gummy,
anzitutto grazie per avermi risposto. Non so precisamente cosa posso permettermi di fare con questo indirizzo, spero non ti offendi se lo uso come piccolo sfogo. Ho letto il libro del panda e mi sono impuntato sugli "atteggiamenti che possono rovinare un rapporto". Riguardo l'insicurezza "anormale", cosa mi puoi dire? Io sto da due anni con una ragazza ma a suon di dire che non funziona, che la lascio, che non siamo compatibili, crisi varie, tira e molla, la psicologa che dice che continuo a evitare, a scappare (un po' in tutto), il continuo appello a giustificazioni come segni zodiacali contrari, lei bionda io moro, varie nevrosi(?)... io ci sto ancora insieme. E' da dire anche che non ho nessun altro con cui condividere le poche cose della mia vita... Sto passando un periodo terribile anche in seguito ad un incidente che ora mi tiene fermo a casa, mi sembra di impazzire. Pensa, ho già paura per il prossimo intervento, necessario per togliere il ferro che mi hanno inserito nel femore.... HO PAURAAAA
Ciao Federico

From: gummy@gummy.it
Caro Federico, a proposito della paura ti ho già risposto. Comunque va esorcizzata con piccole dosi di coraggio quotidiano immaginando proprio quello che ti fa paura. Capisco che essere inchiodato al letto non stimola il coraggio, però perchè non ne approfitti per riflettere anche sulle caratteristiche che vi hanno tenuto uniti. D'altra parte se c'è tutta questa paura vuol dire che c'è in te anche tanta sensibilità che forse sente il bisogno di esprimersi in forma creativa. Prova a vedere e a vivere i lati positivi del tuo modo di essere.
Ciao Gummy

From: Federico@
Caro Gummy, sono Federico ti ricordi di me? La vita va avanti, ho passato un periodo abbastanza buono poco tempo fa... è mai possibile che certe persone non riescano a vivere la realtà, la vita, continuano a "evitare" e soffrendo come cani, continuamente insoddisfatti della vita non riescono a guardare con un po di fiducia il futuro, guastandosi così la salute del presente... si alzano al mattino con lo schifo per questa vita che vivono e, non raramente, pensano a morire o a chissà cosa gli riserverà il futuro... sicuramente qualcos'altro di tragico. Questo continuo "non va, non andrà" ... dipende secondo te dalle cose esterne a noi? Un po dal passato come insinua certa gente? Dalla chimica? Attendo come sempre ansioso una tua voce


From: gummy@gummy.it
Caro Federico,
Intanto, se c'è stata, vorrei sapere com'è andata l'operazione, perché non so a cosa attribuire quello che tu definisci periodo buono, forse superata una paura ti si sono piazzate delle nuove. Temo che tu caratterialmente ti senta più protetto dalla sofferenza che dal piacere. Certamente gli avvenimenti e la chimica incidono ma, i disturbi hanno sempre una matrice di carattere affettivo e di mancanza di progetto. Prova a cambiare un po' i tuoi ritmi e a darti di più nei rapporti. Forse scoprirai cosa ti drena l'energia e cosa te la stimola, almeno avrai dei dati in più per dirigere la tua vita, perchè non mi sembra che tu sia ingabbiato in ruoli soffocanti, e già questa è una fortuna che da spazio al tuo futuro. Ciao, Gummy


From: Federico@
Caro gummy
non ci crederai ma ho sempre un gran piacere quando ricevo una tua risposta. Un intervento lo ho già avuto (inchiodamento del femore), il prossimo tra mesi per togliere il chiodo... fisicamente sto bene. La tua risposta mi ha lasciato stupito, hai fatto centro, ma anche con delle domande. Mi piacerebbe sapere cosa intendi per "i disturbi hanno sempre una matrice affettiva", forse ti faccio questa domanda perchè penso di non voler bene alla mia ragazza e che questo sia la causa del mio malessere. Io vorrei una storia che mi tenga sulla cresta dell'onda, senza dubbi... vorrei un po di convinzione, non ce l'ho quindi mi torturo pensando di lasciarla. Darsi un po di più nei rapporti? Un ce la fò...miiii che periodoo!!! A casa a fare niente, o quasi, è una tortura. Faccio qualche passeggiata in paese, esco a orari controllati per l'inps... sono segregato e torturato. Grazie ancora solo perchè leggi le mie e-mail e ancor di più perchè mi rispondi.

From: gummy@gummy.it
Caro Federico,
In realtà i disturbi nascono sempre dalla paura e poichè l'amore è dipendenza, perchè spesso non possiamo immaginare la nostra vita lontana da affetti che consideriamo necessari, è una fonte di paura mica male come la nostra sicurezza materiale e di territorio.Devi abituarti ad affrontare l'incertezza e quindi a vivere questo periodo di dubbio senza troppa ansia. Il fatto che lei ti sia vicina mentre sei malato non è un dettaglio insignificante. La cresta dell'onda non genera dubbi ,ma è anche illusoria perchè nella lotta uno non si rende conto delle proprie incapacità di affrontare la normalità, il quotidiano: praticamente la noia che è la grande malattia del nostro tempo. Perchè rispecchia l'assenza di valori e di progetti che invece danno il senso alla nostra vita.
Per la tua reclusione temporanea ricordati che Il segreto della vita è quando ti succede qualcosa dare spazio a quello che non faresti abitualmente riuscendo a prendere il meglio dalla situazione. Per esagerare: c'è gente a cui il carcere ha dato spazio per l'inizio di una nuova vita.
Baci Gummy


From: Federico@
Caro Gummy,
ti ringrazio per i baci finali... Spero solo che tu sia una ragazza (eh?)... beh altrimenti non fa niente. Mi fa piacere vedere che ci azzecchi spessissimo con me, per questo ho piacere che mi rispondi ogni volta che ti scrivo. L' ansia per esempio è una gamba di cui vado molto zoppo. Mi si riperquote principalmente a livello mentale con delle tempeste: forte insicurezza, paure quasi costanti che mi rendono quasi sempre la vita soffocante. Mi curo, ma non è il massimo fare sempre i conti con certi problemi... Beh, ora ti lascio e, se non sono ancora divenuto per te un animale da osservazione, ma semplicemente una persona che ha bisogno di comunicare con te (anche se in modo così limitato), attendo le parole filtrate dalle tue dita e poi da questo aggeggio sempre bramosamente... anche se mi dici qualcosa di tuo o di te.

GRAZIE e un BACIO

From: Federico@
Caro gummy,
questa volta non aspetto che mi rispondi per farmi sentire... Spero di non essere troppo invadente. Federico esce. La vita va avanti, purtroppo straziante con la mia negatività con la mia ansia continua... La disperazione si fa strada già dal mattino con delle idee che non ti posso dire altimenti mi mandi la croce verde a casa. Ho "solo" ventotto anni e non riesco a vedere niente di positivo nel futuro, un pò di fiducia, qualcosa; progetti, valori,niente... Solo nero, senso di colpa, forte odore di punizione, di sconfitta di disgrazie. Sono un rifiuto vero? Un egoista? Uno che si piange addosso? Ogni tanto prego Dio di farmi cambiare di darmi una mano a farlo ma ... ma. Spero che dopo questa lettera tu mi scriva ancora in ogni caso grazie. Federico

From: gummy@gummy.it
Caro Federico, non capisco l'utilità della Croce Verde perchè ti porterebbe diretto solo ai farmaci e all'ennesima reclusione. Invece la mia ( che non c'è) ti dovrebbe portare in una felice comunità di artisti. Bisogna darsi da fare perchè questo diventi una realtà anzichè subire sprechi di energie, intrattenimenti,satire che non incidono per niente nel benessere.Mi piacerebbe che tu esprimessi delle tue idee sulle priorità della vita come se fossi in presenza della lampada di Aladino.Concentrati e scivi Aiuti anche me a capire come dovrebbe suonare la musica.

Baci Gummy

From: Federico@
Caro Gummy,
mi ha fatto un gran piacere ricevere un tuo messaggio...non sai quanto. Io ultimamente sono un pò in crisi per delle decisioni da prendere. Sono un pò combattuto sul fatto di lasciare la ragazza.No non c'è niente che non va ma penso semplicemente di non esserne innamorato più di tanto.E' difficile e doloroso ma è così. Non so cosa sia giusto fare, provare a stare solo cercando di avere una vita sociale più movimentata? Dedicarmi anima e corpo al lavoro? Magari cercando un ambiente migliore? Non sono scelte facili da fare. La tua vita come va? Sei molto inflazionata a quanto sembra. Ti posso chiedere che lavoro fai? Non è il massimo parlare solo delle mie cose, anche se riconosco di essere un pò egocentrico. un bacio Federico

From: gummy@gummy.it
Caro Federico è difficile dare consigli senza conoscere gli interessati.
Per esempio non so niente della tua ragazza. Saprai anche tu che lasciandola andrai incontro a un periodo duro. Cambiare è difficile. Lo si fa per il meglio ma tu non sai ancora se lo sia. Però non puoi nemmeno ingannare te stesso e gli altri. Puoi scegliere di non scegliere e fare, daccordo con lei, una pausa di riflessione con più elementi per decidere. Io non lavoro nel senso tradizionale. Ho il mio sito e cerco di scrivere. Sono libera di fare quello che voglio ma anche questo non è facile perche la voglia di fare te la devi trovare dentro. Ed e facile perdersi. Sto viaggiando in Oriente per capire la loro cultura del corpo e del tempo e la loro percezione anche legata alla religione. Sto leggendo gli insegnamenti del Buddah.
Come vedi rispondo, quindi
scrivimi pure.
Almeno godiamoci le facilitazioni dell era del pianeta,
baci G
ummy

From: Federico@
Caro Gummy, incredibile ho trovato un'amico di penna no? Io sono di un paesino della provincia di pordenone tu dove "vivi"? Io come i comuni mortali ho un lavoro come falegname, e tra le mie paure c'è quella costante di farmi male su uno di quegli innumerevoli macchinari pericolosi. Ho una casa e una vita che non voglio vivere... Non vivo le cose che ho nel presente nella quotidianità spesso per paure altrettanto spesso perchè penso ad altro che non ho. E' un circolo dal quale non riesco ad uscire, una gabbia, come è una gabbia il mio modo di prendere le cose della vita con tormentosi e infiniti logoranti dubbi e tiramolla. Sogno un giorno di uscire da questa prigione invisibile non so come ma lo sogno.vMi sembra impossibile che la mia vita sia tutta così... Avrà uno sbocco porca la puttana, scusami ma sono veramente stanco.
Un bacio, Fede

From: Federico@
Caro Gummy, no non ho ricevuto il tuo messaggio di 2 giorni fa... Non importa ne scriverai un'altro. Io purtroppo non ho un computer visto che non me ne farei niente, tantomeno un mio indirizzo. Fra poco non sarò più da Simona quindi non so proprio come farò a comunicare con te, mi dispiacerebbe veramente perderti. Proverò con il mio vicino di casa in cambio di qualche "prestazione". Io martedi sono a casa mia quindi, se mi rispondi l'ultima volta qui, ti pregherei di rispondermi entro lunedi se ce la fai. Ho un po' di paura a rimanere solo ma è necessario. Spero di trovare a casa un po di calore... Bè intanto ho l'orto da fare e forse un colloquio per delle proposte di lavoro visto che (wow!) mi hanno definito un caso lavorativo interessante per le varie esperienze maturate. Cosa dici ci vedremo un giorno?

From: Federico@
Caro Gummy, è triste ma sono crollato, mi sa che con Simona e finita. Mi sento solo e ho iniziato a bere a svariate ore del giorno. Spero di riuscire a tornare a lavorare e non continuare a bere come sto facendo ora. Lo faccio perchè non so piu cosa fare... Durante il giorno mi sento perso... Ho voglia di scappare, prendo la macchina e giro giro giro senza meta ora anche rischiando con il bere. Giovedi provo ad andare ad un gruppo di mutuo aiuto anche se non ho molte speranze visto i miei trascorsi in questa vita di merda. Te lo dico... Io mi arrendo. Ora c'è anche la solitudine. Chi se la sarebbe mai aspettata, ci siamo lasciati malino anche per il fatto del bere... Sono una merda non so stare da solo, forse non so accettare che tra due persone finisca anche senza motivo. Caro Gummy la vita per me è una merda... Scusami. Forse non so viverla, sono un fannullone, uno che continua a piangersi addosso, una merda. Ringraziandoti per l attenzione che mi hai prestato penso che con questo messaggio ti saluto.

Grazie grazie, Fede


From: Disperato/a@
Sono una donna che sino a qualche mese fa non facevo altro che farmi
sbattere, e un uomo dei tanti uomini che faceva il chirurgo mi ha convinta a diventare un uomo. Oggi, dopo circa un mese che chiavo come un pazzo, ho capito che per chiavare ci vuole un sacco di grano e ho finalmente capito quanto sono zoccole le donne. Urge un tuo aiuto perche sono disperato/a.
Saluti

Caro Disperato/a,
secondo me il tuo problema è legato alla soddisfazione. Quand'è è che uno/a è veramente sazio/a? Credo che come donna quando dici che ti sei fatta sbattere
a lungo avevi un'infelicità di un certo tipo, mentre ora hai un'altro tipo d'insoddisfazione. Scopare tanto per scopare alla fine ti dispera, perché perdi tutti i riferimenti possibili.
Se continui così non farai mai l'amore. Smetti per un po' come fosse una sfida con te stesso/a e cerca in solitudine di liberarti da questa ossessione
di scopare sia come uomo che come donna. In tutt'e due le parti ti comporti con una dipendenza. Forse ti può interessare collegarti coi nostri "Links", Lidap etc. o ricercare nella rete "sex addiction", credo che yahoo è la più adatta.
Ciao, a presto
Gummy


Caro GummFrom: Demone Irritato@
Carissimo Gummy, talvolta mi dico: la verità risiede nella noia oppure La noia è la verità stessa.
Quello che intendo dire con questo è: La noia non è comlice né vittima di alcunché. Risulta dalla distanza che mettiamo fra noi e le cose, dal vuoto intrinseco di ogni cosa sentito come un male a un tempo soggettivo e oggettivo. Quindi nelle sue operazioni non c'è nessun tipo di illusione; risponde alle condizioni di una ricerca: La noia è un'indagine.
Il Demone irritato

From: gummy@gummy.it
Caro Demone irritato la tua e-mail è credo la più intelligente/sintetica che ho ricevuto. Non ti montare la testa perchè l'intelligenza non è che una parte del nostro essere, ma comunque una sintesi così efficace dimostra quanto hai capito e vissuto riguardo al male del nostro secolo.Cosa si può fare? Intanto diminuire tutto quello che si fa per dovere e non per affinità sia di persone che di interessi. Arginare più che si può l'ipocrisia e la menzogna e contattarsi col desiderio sia nei rapporti che nelle espressioni creative. Il secolo passato è stato il secolo del pragmatismo, dell'industria, del raggiungimento dei beni materiali. Questo nuovo secolo dovrà cosiderare la creatività e la generosità come bisogni dell'anima contro la temuta noia che uccide. Riscrivimi se puoi perché mi interessa molto la tua visione della vita.
Ciao, Gummy


From: Lupo 66@
Caro Gummy, ho 35 anni, una laurea, due genitori che si fanno in quattro per me, solidità economica, ma non sono felice, anzi, credo che ciò dipenda dal fatto che non ho un lavoro e non ho il coraggio di buttarmi in questo mondo; inoltre non ho una compagna, né amici, perché non credo più nell'amicizia e nel rapporto di coppia. Ho perso fiducia anche nella psicoanalisi dopo 7 anni di terapia in cui ho avuto risultati mediocri. Esco poco di casa perché ho la fobia sociale e sto scivolando nella paranoia. La mia psichiatra mi ha dato molti farmaci, ma i disturbi fobici continuano. I passi che faccio in un giorno, il giorno seguente li perdo e mi sembra di tornare indietro.Cosa fare?
Aspettando una tua risposta,ti saluto cordialmente.
LUPO 66.

From: gummy@gummy.it
Caro Lupo 66,
credo che tu abbia il male di vivere del nostro tempo. Sei moderno perchè hai il coraggio di ammetterlo. Questo non è un sito terapeutico ma mi sembra che tu abbia una buona situazione affettiva di aiuto. Noi possiamo solo consigliarti di esprimerti. Se tu vuoi fallo con noi con racconti, disegni, cose che ti sono piaciute e dispiaciute riguardo alle quali vuoi avere uno scambio di opinioni. Prova e comunque ti consigliamo delle letture, James Hillmann (Il codice dell'anima) e in generale libri della conoscenza di se, perchè devi pensare che non sei isolato, ma fai parte di quest'epoca. E poi ti ricordo che i panda che si stanno estinguendo, riescono ultimamente a sopravvivere anche negli zoo, solo se gli concedono la dimensione del gioco.
Fatti sentire Gummy

From: Lupo 66@
Caro Gummy, mi piacerebbe aprire una finestra di dialogo con te e/o con i tuoi visitatori sul discusso tema della TV "DEFICIENTE". E' questo per me un modo per esprimermi su di una questione che mi dà un certo fastidio. Aspetto una tua risposta.

Ciao. LUPO 66

From: gummy@gummy.it
Caro Lupo 66, credimi apriremo una finestrona su questo argomento perchè è uno di quelli che mi sta più a cuore, la resposabilità della comunicazione. In questo momento vincono più gli artisti dei politici perchè sono più etici, ma forse è solo un'illusione di un'isolato che ha bisogno di credere che un nuovo mondo stia nascendo.
Mi interessano le tue opinioni anche specifiche. A presto.

Gummy.


From: Desideria@
Ciao,volevo farti tanti auguri per il nuovo anno che è arrivato, anche se è già passato più di un mese. Io sono stata fortunata nell'approccio con il 2002 e sto attraversando un momento particolarmente felice (ho quasi paura a dirlo, ma non mi frega e voglio urlarlo al mondo intero)! Auguro a tutte le persone che visitano il tuo sito e a te.....
SIATE FELICI, E CHE IL NUOVO ANNO POSSA PORTARVI TUTTE LE GIOIE DI QUESTO MONDO!
Non sono una smielata che crede nella gioia eterna ma proprio per questo mi sento di dirvi che quando il sole brilla noi dobbiamo solo stare lì a goderci i suoi raggi, come farebbe un bel gattino acciambellato sul sofà! Ciao e ancora buon anno!
Desideria : )

From: gummy@gummy.it
Ciao, non sai come sono contenta che tu mi trasmetta tutta questa gioia, perchè è quello che vorrei che la gente capisse. Sempre quella pena negli occhi quando si parla di disturbati. Ma quali disturbati? Sono disturbati dagli altri.
E' inutile che la gente nasconda il suo malessere o difficoltà perchè misti a quelli la sensibilità ti regala anche un sacco di gioia.
Quindi perchè quando il sole brilla o non brilla fare la commedia che ti isola da quelli da cui veramente puoi trarre energia, vitalità, felicità. Pare che gli italiani siano i più depressi del mondo, ma sai perchè? Sono superstiziosi, invidiosi, in attesa sempre del malocchio. Così non si godono la felicità e neanche le coccole nell'infelicità. Così dice la Doxa, io non c'entro. Io dico solo che se uno fa fatica a vivere coi modelli sorpassati, certamente farà una selezione più stimolante riguardo al futuro e allo stile di vita in sintonia con simili. Buon anno anche a te. Sei coraggiosa e ti meriti il sole che brilla.
Gummy.


From: Ross@
Ciao, ho scoperto il vostro sito dal quotidiano. E' interessante saper che c'è qualcuno che ti può ascoltare! Ma veniamo a me! Sono una donna che ha diversi problemi famigliari e in questo periodo soffro di malinconia in quanto è già tre anni che non vado in vacanza! Premetto che esco con un uomo molto impegnato nel lavoro (anche all'estero) ma che non riesce a capire la mia esigenza di distrarmi andando in vacanza e cogliendo l'occasione di stare con lui. Ci vediamo nel fine settimana, per me è poco, ma abitiamo distanti. Io sono sempre stata una persona solare pronta a difendere le mie idee con gli estranei, ma difronte al sentimento dell'amore mi blocco, non parlo sto male in quanto non ottengo quello che mi prefiggo. Ci provo con le buone e a volte mi adombro, ma difficilmente riesco a ottenere. Come posso fare per ritrovare me stessa e un bel rapporto che avevo tre anni fa con lui? Se puoi rispondimi direttamente via e-mail, altrimenti usa un diminutivo (es: Ross) per rispondermi dal sito.
Grazie per avermi "ascoltato". Aspetto tue notizie.

From: gummy@gummy.it
Cara Ross, il tuo è un problema che hanno molte donne. D'altra parte il rovescio della medaglia è un uomo dipendente di cui non andresti certo orgogliosa. Devi stare tranquilla e nel frattempo fare le tue cose dedicando a quelle molte energie, proprio perchè ti senti trascurata . In questo modo lui sentirà di avere una vera compagna anzichè una compagnia e vedrai che tutto si sistemerà. Non farti prendere dall'ansia e dagli aut-aut perchè portano solo negatività.
Ciao Gummy


From: Daniele@
Ho 48 anni e da quattro soffro di depressione cronica: così forte come ultimamente non si è fatta mai sentire. Devo premettere che ho diverse malattie organiche: poliomelite,flebiti vari e recidivanti, asma cronica, e broncopolmonite: insomma sono uno straccio di persona e un peso (più che un aiuto) per mia moglie e mio figlio.
Sono seguito da un neuropsicologo, ma la situazione non è migliorata. Soffro, inoltre, di crisi d'ansia e, qualche volta di crisi di panico. Non so più che fare, se non liberare tutti della mia presenza.
A risentirci

From: gummy@gummy.it
Caro Daniele, intanto non devi dire che sei un peso per la tua famiglia perchè questo non te lo permetto. Gli affetti sono preziosi per te e per loro. Quando si è impediti in qualcosa ci si migliora in qualcosa d'altro. Ho un amico che da quando è cieco è diventato un grande (chi se ne frega grande) musicista. Viaggia per gli odori, i profumi, i suoni dei posti.
Come vedi i sensi sono molti. Basta stimolarli e tu più sensibile, puoi stimolare quelli degli altri. Non è vero che si ama la gente solo per le qualità, ma anche per i loro difetti e la loro sofferenza. Ciao. A presto Gummy.



From: Giovanna@
Buongiorno,
vedo in puntoinformatico il suo sito, lo sfoglio e vedo che è serio, deciso di scriverle... Ho 48 anni, insegno in conservatorio e ho una bimba di 4 anni.
Bipolare
'leggero' (sono in cura presso struttura ospedaliera): sono alla disperazione perché tra i mille problemi non so più nulla e col mio medico avremmo individuato la necessità di fare una terapia cognitiva. Non riesci però a trovbare nulla nel pubblico: in ospedale il mio medico mi ha inviato da una sua collega cognitivista, la quale non ha saputo far di meglio che inviarmi dalla sua socia di studio, ovviamente a pagamento...
Non me lo posso permettere (mia moglie non lavora) avrebbe qualche indicazione per trovare un medico bravo presso una asl? non so più cosa fare...
grazie mille
Giovanna

From: gummy@gummy.it
Cara, non sono la più indicata a dare indirizzi di cognitivisti pubblici perchè quelli che suggerisco, sono quelli che puoi trovare anche tu in rete (Lidap ecc.).
Sono d'accordo che in Italia la sanità mentale lascia molto a desiderare. E' proprio per questo che dalla mia piccola angolazione ho fatto il sito per cercare di riempire una carenza che sento sempre più pressante (vedi nelle Opinioni i commenti di Veronesi), come sai tratto il problema associandolo alla comunicazione e all'espressione di sè che è una delle terapie più efficaci, ma forse solo soft.
Comincia a seguire quelle poche regolette di auto-aiuto che spiego nel racconto e nella seconda parte. Datti uno scopo per cercare un aiuto affrontabile economicamente e fammi sapere la situazione. Può aiutare sia te che altri. Riscrivimi. Cercherò di collegarmi più profondamente al problema.
Ciao. Gummy


From: Elena@
Caro Gummy,
da quando avevo 18 anni (ora ne ho 24) amo un uomo che ne ha 46, sposato, con moglie e tre figli. Inizialmente questo non mi sembrava un problema, anzi una garanzia per avere un rapporto a distanza: ho avuto precocemente, infatti, una brutta esperienza della maschilità e della sessualità e riesco a concepire l'amore solo come qualcosa di lontano e impossibile. Negli ultimi due anni però, mi sono anche resa conto che avere una relazione con uno sposato è una fonte infinita di infelicità e solitudine, soprattutto se non riesci a viverlo come un gioco ma sono implicate emozioni e desideri profondi. A volte mi chiedo se la mia educazione (da brava ragazza, che non deve creare problemi e deve stare sempre al margine dell'importante vita degli adulti), non abbia contribuito a spingermi in questa situazione.
Insomma, mi sento addestrata per rivaleggiare con un¹altra donna infinitamente più potente di me, alla quale non interessa l'autenticità del suo matrimonio ma magari, solo lo status quo. Ma mi chiedo: a me interessa l'autenticità della situazione? Se lui si separasse potrei amarlo davvero?
Comincio a dubitarne. Tu che ne pensi?
Ciao, Elena

From: gummy@gummy.it
Cara Elena, quello che mi ha colpito della tua lettera è il discorso sull'autenticità, perché il problema è proprio la sopportazione della falsità. Forse quello che aiuta a vivere, "l'amante e la moglie", è la segreta speranza di vincere sulla rivale e non forse la qualità dell'amore. Mentre penso che il rifiuto della menzogna e l'accettazione del conflitto è la richiesta di essere amati per quello che si è, e forse di riuscire ad amare l'altro per quello che è nella realtà e non nell'immaginario. Comunque sarà la forma che prenderà l'amore che ne definirà la sostanza.

Scrivimi presto, Gummy


From: Paolo@
Ciao,
sono Paolo e sono della provincia di Potenza. Ho un casino di problemi e sono sempre agitato, anche se alla mia famiglia non lo do a vedere. Io ho 17anni ma il mio problema è iniziato a 13 anni quando alla stazione ho avuto un rapporto con un uomo più grande. Dopo quell'avventura ne sono susseguite altre con altre persone. Non so perchè lo faccio. Non penso di essere effemminato, anche se qualcuno o per scherzo o per verità me lo dice. Quando vado con qualcuno non provo niente.
Sono stato fidanzato con una
ragazza che mi amava veramente, ma quando ha tentato di fare l'amore l'ho subito lasciata perchè mi vergognavo. Non ho amici, non esco... sto sempre a casa collegato ad internet. Penso che se un altro ragazzo avesse avuto i miei problemi sicuramente sarebbe caduto in una depressione totale... a me ci manca poco.
C
i sono altri problemi ma neanche io saprei dire quali. Agli occhi dei miei genitori sono un ragazzo felicissimo e un ragazzo modello. Non sanno che mi masturbo un casino di volte al giorno, guardo i siti porno, vado a fare sesso con maschi. Mi scoppia la testa... non so che fare... aiutatemi... per favore. Tante volte quando ascolto la musica piango e penso a quello che non ho... e non parlo di qualcosa di materiale... ma penso ad un amico vero che non ho.
AIUTOOOOOOOOO
Paolo

From: gummy@gummy.it

Caro Paolo, io sono una donna e non sono una terapeuta quindi prendi i
miei consigli per quelli di una persona che vuole farti del bene e lo fa con buon senso come potrebbe fare un amico vero. Innanzitutto penso che dovresti allontanarti un po' dal tuo ambiente, almeno prendere delle distanze psicologiche perchè è sostenere il doppio ruolo di ragazzo modello che invece dentro brucia, che ti fa male. Non so se tu per debolezza o per il trauma subito sia gay o no, ma anche se lo fossi non c'è niente di male. Lo è forse nell'ambito in cui vivi: immagino pieno di riferimenti ed esempi in cui non ti riconosci. Sia perchè non è una grande città sia perchè i giovani non si riconoscono spesso nei loro genitori. Viviamo in un'epoca che forse deve passare la mano ad altri valori e per questo ha dei problemi nell'amore tra uomo donna e quindi nella riproduzione. L'anno scorso, figuriamoci quest'anno perchè il tempo è accellerato e sono successe tante cose, il ministro della sanità ha denunciato la presenza di disturbi nei giovani in 1 su 4. E i disturbi credimi nascono sempre dalla sfera affettiva. Il tuo non è un problema unico perchè ho ricevuto altre e-mails che riguardano questo nodo interiore che fa impazzire soprattutto se si è isolati. Ti rispondo a caldo: secondo me dovresti prendere dei calmanti per il momento e rivolgerti a un'organizzazione tipo quelle nei link del sito e richiedere l'indirizzo di uno psicologo, magari a Roma dove ti sentiresti pù libero perchè immagino la tua diffidenza nei dottori locali eventualmente legati alla tua famiglia che per il momento non vuoi affrontare. Con altre forze vedrai che riuscirai ad affrontarla. Hai dalla tua parte una famiglia e l'età. Scrivimi, intanto cercherò di riflettere per il tuo bene.
Ciao Gummy.

From: Paolo@
Ciao Gummy,
forse tutti i ragazzi che ti scrivono dopo aver letto la tua e mail non fanno altro che ringraziarti, ma io che mi considero il più sincero di tutto il mondo ti dico... perchè non rileggi l'e mail che mi hai mandato??? Mi hai dato una risposta su come affrontare i miei problemi??? IL mondo che ci circonda ci insegna a nasconderci, e chi per vanità o per egocentrismo... finge una falsa tranquillità interiore esprimendo un comportamento dettato dalla situazione in cui si rtrova... quello che vorrei sapere io è... neanche io lo so... anzi vorrei proprio sapere se sono malato. Io non frequento locali gay, non mi sembra tanto di parlare in modo effemminato... ma mi piace... non trovo soggezione ad andare con una maschio, mentre quando ho avuto l'opportunità di andare con la mia ex ragazza non ci sono riuscito.
Poi non capisco... che non posso andare dai medici in zona hai perfettamente ragione.La mia posizione sociale non mi permetterebbe di fare certi sbagli (anche se io non soffro di questa mia esistenza perchè cerco di pensare di essere bisex e questo mi aiuta già tanto)... Anzi una volta sono andato perchè avendo scoperto che in famiglia vi era il riscio di malattie ereditarie... sono andato in paranoia, e il dott. amico di famiglia, invece di aiutarmi non ha fatto altro che peggiorare la situazione, e io solamente con la mia forza d'animo ne sono venuto fuori. In quell'occasione mi prescrisse dei tranquillanti, anche se già prima mi aveva dato della valeriana, ma gli ultimi erano più pesanti.
Ora caro amico... dimmi... come faccio ad andare a roma dai dottori a 17anni??? Dovrei scappare di casa???????

Forse sono io che non capisco... ma
affidarmi alle cure di un medico non farebbe che aggravare la mia posizione... facendomi pensare che sono più malato di quello che pensavo.
Cerca di capirmi... e non leggere la mia e mail... come scopo lavorativo, ma rispondimi col cuore.
Grazie

From: gummy@gummy.it
Io spero di risponderti col cuore perchè è tutto quello che voglio da questo sito che mi è costato tanta fatica ma di cui sono contenta perchè aiutando gli altri aiuto me stessa e la mia autostima sale dando un senso a tutto quello che che ho vissuto sulla mia pelle di bello e di brutto, ma comunque di autentico. Vivo sempre in cerca di più verità. Anche tu lo fai e secondo me non sei pazzzo perchè come dici non ti racconti le bugie ma anzi sei molto lucido nel descriverti e questo ti aiuterà a vivere le tue ambivalenze in modo sincero ed a trovare una soluzione che anzichè allontanarti dal tuo bene ti avvicinerà. Di questo sono certa.
Nella tua prima e-mail mi descrivevi un'agitazione pesante. Per questo ti ho consiglaito dei calmanti. Quando si ha la febbre si prendono gli antibiotici così come nelle fasi acute di agitazione si prendono i calmanti per superare l'episodio, ma non deve essere un'abitudine perchè la guarigione sta dentro di noi come tu hai capito benissimo quando avevi paura di essere malato. Oggi mi sembri più calmo e soprattutto il tuo mi sembra un modo di esistere e quindi devi comprenderlo e superarlo. Intanto ti cosiglio quelle piccole abitudini quotidiane di cui parlo nel sito tipo tenere un diario, elencare cosa ti fa star bene, eliminare chi ti drena le energie e ricordare i sogni per capire i tuoi veri desideri e le tue vere paure. Ho sbagliato a consigliarti emergency,ma gli altri links della home page ti possono aiutare. Comincia a consultarli, forse ti verrà qualche idea compatibile con la tua vita di 17enne che vive coi genitori e ha bisogno di comunicare. Di una cosa sono certa che devi rassicurarti, quindi leggere studiare capire che non sei solo. Ti ho parlato di terapeuti perchè io non lo sono e quando non sono sicura di una cosa non voglio dare consigli, ma se ti basto io, sono qui col mio computerino e ti ascolto. Gummy


From: Mamy2002@
Ciao, mi hanno detto del tuo sito: il mio non è un problema da posta dell'anima, ma forse sì lo è perchè riguarda l'amore e l'ingiustizia che provo e che mi fa da una parte soffrire dall'altra mi suscita ribellione. Ho adottato un bambino da un anno. Lui già di 4 anni per via dell'età mia e di mio marito. Mio marito ne avrebbe fatto anche a meno, ma sulle mie insistenze ha ceduto. E così ci hanno dato questo bimbo che tanto desideravo. Dal primo giorno, dico dal primo giorno ho sentito ostilità da parte sua che è diventato una specie di odio man mano che i giorni passavano, mentre tutti i sorrisi, tutto l'affetto andava a mio marito che nel frattempo si è attaccato al bambino relegandomi in una esclusione che non mi merito. Io ho fatto il bene, io sono andata a prenderlo in Ungheria, e sempre io ho fatto le pratiche, papiri di carte di burocrazia e di decisioni. L'ho tolto da una situazione invivibile materialmente e affettivamente. E' proprio vero che a far del bene non si ricava niente, mentre i più egoisti che vivono solo il tempo che passa senza cercare uno scopo nella vita hannno sempre la meglio. Sono amareggiata e ti scrivo perchè mi sembra che tu parli di progetti e di ideali nella vita come necessare soprattutto in un tempo come il nostro senza valori. non ho più certezze. Voglio farmi aiutare da un dottore. Dimmi la tua opinione. Non ce la faccio più ad andare avanti così. Mi sembra di aver sbagliato tutto e di fare solo gesti automatici dettati solo dal dovere e non dall'amore. Mamy 2002

From: gummy@gummy.it
Cara, il tuo sfogo mi ha molto colpito perché tocca una sfera che anch'io non riesco bene a decifrare. Perché quando ci dedichiamo a una persona in modo totalizzante questa si ribella?
Io credo di aver capito che l'amore vero contiene anche un po' di odio. Forse il tuo desiderio di questo bambino riguardava una soluzione di vita per te, un passatempo, scusa il cinismo, ma ho l'ossessione del tempo e della noia perché mi sembra un problema che ci riguarda tutti in questa epoca senza valori. Magari anche lui si è sentito un rituale un rifugio in un'attività aprovata socialmente e che ti dava un'identità accettabile, ma in cui lui non c'entrava per niente, mentre tuo marito autenticamente si sacrificava per amore tuo e giorno per giorno lo accettava: prova a vedere la situazione anche da questo punto di vista e vedrai che quando tuo figlio vedrà una vera emozione in te forse si attaccherà non solo per l'abbandono, ma perché sentirà che gli piaci. Non so, sono supposizioni, ma i figli sono sempre stati i giudici più severi dei genitori. E' tipico il sadismo dei figli cresciuti, verso le madri che sono dei tappetini quando ormai l'unica parte viva della vita è rappresentata dai figli. Quando avevano qualcosa d'altro forse non gli hanno dimostrato vero amore. Pensa che tante madri si ritrovano nella tua stessa situazione dopo aver dedicato una vita, anni e anni a crescere i figli. L'amore è veramente una cosa intangibile e ha a che fare con delle leggi molto profonde, non è gratuito per il solo fatto che si fa del bene. Bisogna vedere quanto si mette in gioco. E' questo che quei "vampiretti" dei figli ti chiedono costantemente. Altro che compagno della vita. Quello si accontenta di molto meno, a meno che non sia il grande amore della tua vita.
A presto spero. Gummy


From: Fantastica@
Ciao gummy, oggi sono andata su internet per cercare qualcuno con cui
parlare o meglio uno psicologo per cercare di chiarire molti dei miei perchè... Io sono innamorata di un ragazzo, siamo stati insieme diversi mesi poi lui mi ha lasciata, ma io ancora innamorata l'ho sempre cercato avendo sempre risposte negative, non voleva parlarmi e si comportava male con me; ne ho sempre sofferto, ma cercavo di nascondere tutto e non farlo capire a nessuno per non sentire le solite frasi, che hai e che non hai, che odio quando sto male; negli ultimi mesi, dato che era iniziata la scuola avevo deciso di gettarmi sullo studio e non pensare, non mi andava più di uscire perchè fuori avevo tempo per pensare e come al solito i miei pensieri erano per lui e stavo male, quindi la mia vita era diventata solo scuola, scuola, scuola e di nascosto da tutti, pianti nella mia camera; un bel giorno lui si fa risentire e si dimostra molto gentile, affettuoso e in me ritorna la felicità, anche la mia solita voglia di non studiare troppo, insomma ritorno ad essere normale; sono felice che ci sentiamo tante volte al giorno, come quando stavamo insieme (lui non abita nella mia città), mi sento più tranquilla anche se non riesco a capire il perchè, come mai si è fatto sentire, glielo domando ma gira intorno al discorso e non risponde, forse per orgoglio o non so perchè; sono passati tre mesi, ci siamo visti a Natale e lui si è comportato come un semplice amico, ma per me non è così, lui è importante, non posso vivere senza di lui, anche se è lontano, il solo fatto di sentirlo mi fa stare bene; non potendo più tenere tutto dentro gli ho detto tutto ciò che provavo in una lettera e lui mi ha detto che non l'ha capita, ma come non si fa a capire la parola TI AMO, penso sia abbastanza chiara; io ho inteso con questa risposta il fatto che lui non voleva rimettersi con me, ma dato che gli voglio ugualmente troppo bene ho accettato la sua amicizia, perchè per me lui è troppo importante. Un'altra sera però il discorso è ritornato via SMS e lui mi ha detto che prova ancora qualcosa per me, ma non vuole avere storielle semplici, ma vuole la donna della sua vita; io lo amo sul serio, forse sono ancora piccola (16anni) per poter dire cos'è l'amore, ma penso di averlo trovato e di poter capire cosa realmente sia; quindi mi ha fatto capire che sta riflettendo sul fatto di rimettersi con me, ha detto che vuole cercare di capire se posso essere io la persona giusta, io aspetto anche se lui ha un comportamento un po strano con me, lui sa che io lo cerco sempre, e quindi mi tratta come se fossi un peso per lui, anche se quando vuole è dolcissimo. Una frase che mi ha detto mi ha lasciata perplessa anche perchè non riesco a capire cosa voglia dire, cosa pensa realmente, lui ha detto "io non ho bisogno di te, ma non posso vivere senza di te". In questo periodo mi sento confusa, vorrei poter entrare nella sua testa e capire cosa prova veramente per me, io sono davvero innamorata, per me lui è troppo importante... Vorrei un consiglio... Rispondimi presto per favore... Se è possibile alla mia e-mail...
I love C85, grazie mille, Fantastica

From: gummy@gummy.it
Cara Fantastica, perchè un po' lo sei fantastica, con il caratterino che ti ritrovi a soli 16 anni. Ti faccio un po' di domande. Qual'è stato il motivo scatenante del suo abbandono? Lui è un tuo coetaneo o è più grande di te? Hai fatto l'amore con lui, è stato il primo?
Secondo me quando lo hai perso avevi dimenticato la tua forza, perchè a quanto mi dici lui è tornato quanto ti sei rifugiata nello studio. Lo so che è difficile ma un amore si regge anche sulla disciplina di non dimenticare se stessi e i propri doveri. Lui ovviamente appartiene al pianeta degli insicuri "con te mi annoio, senza di te sto male..." "ne con te, ne senza di te..." "se ti sento mi soffochi, se non ti sento mi manchi..." non c'è mai fine di conseguenza alla tua insicurezza che però se la prendi bene può essere uno stimolo a migliorarti. E' questa la via: dare più a se stessi è dare di più anche agli altri. Dovete sicuramente arrivare al nodo della vostra relazione, ma tu comunque vada a finire ci devi arrivare fortificata. Ti mando tutti i miei auguri più cari.

Gummy

From: Fantastica@
Ciao Gummy, grazie per avermi risposto, sono tanto felice che mi hai
ascoltato, anche perchè proprio in questi giorni mi è venuta l'idea di andare dallo psicologo o almeno da qualcuno che mi sappia ascoltare, che sia fuori dal mio mondo e che possa veramente capirmi, al di la di tutti i miei amici, che a causa del mio nervosismo di questo periodo, non sopporto completamente. Lui ha 17 anni e mezzo, è solo un anno più grande di me, il motivo del suo abbandono non me lo sono riuscita ancora a spiegare, e non prendermi per scema se dico così; l'anno scorso lui verso questo periodo ha iniziato ad allontanarsi, a trattarmi male, non mi chiamava più, se lo chiamavo mi diceva che non voleva sentirmi, tante volte avrei voluto staccare la cornetta e dirgli addio ma non ci sono riuscita, ne tantomeno sono riuscita mai a mandarlo a quel paese le tante volte che avrei voluto farlo, perchè ho paura di perderlo, e per me credimi è troppo importante. Con lui non ho mai fatto l'amore, ne tantomeno con nessun altro, così come lui (penso, ne sono quasi sicura, ma quasi), solo baci e un po di più ma niente di che, ma lui per me è importante non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto da quello morale, mi da sicurezza, gioia e tutto ciò che può rendermi felice e non riesco a stare un solo giorno senza sentirlo. Io farei di tutto per lui, e quando lo dico ne sono certa, preferirei soffrire io, piuttosto che far soffrire lui, perchè starei due volte male. Lui mi aveva fatto capire l'altra sera che prova ancora qualcosa per me, ma dai suoi comportamenti non lo dimostra affatto, anzi al contrario mi dice che gli do fastidio, anche quando è lui a cercarmi; so che è il suo carattere e che non cambierà mai, sono disposta ad accettare anche se non ce la faccio più a stare lì come una cretina quando lui mi dice qualcosa, a non rispondere per paura di perderlo, forse mi manca sicurezza, ma io credo che senza di lui sono persa. Dovrebbe venire all'inizio di febbraio perchè qui nella mia città c'è una festa, ma viene solo lui senza la famiglia (col treno) e so che se viene lo fa per me, secondo me lui mi vuole bene, ne sono sicura ma è troppo orgoglioso per dirlo, e io ci sto male, ma cosa devo fare? Non so se vorrà rimettersi con me, lui sa ciò che provo, ma gira sempre intorno al discorso, secondo me non sa neanche lui cosa vuole, se vuole veramente me o meno, se ha bisogno di me come amica che può consigliarlo ed aiutarlo o come ragazza, non ci capisco più nulla. Credo che anche lui stia male, forse non per me, forse per altro che non vuole dirmi e forse è anche questo che lo porta a comportarsi così; So solo che lo amo, e quando dico amo è una parola che ha un grande significato, darei la vita per lui e non credo che sia un semplice amore adolescenziale... Potrebbe anche darsi... Ma io lo sento come un qualcosa di troppo intenso, irrefrenabile... Sono solo innamorata, è una colpa???
Grazie per avere perso il tuo tempo prezioso ad ascoltare i miei problemi... Aspetto una tua risposta, a presto...
Bacioni, I love C85.

From: gummy@gummy.it
Cara Fantastica,
penso che lo psicologo ti farà comunque bene anche se non mi sembri così scollata dalla realtà. Comunicare come si sa relativizza i problemi e ci aiuta a non perdere una visione realistica delle cose, ti aiuterà anche a capire lui e potrai essergli d'aiuto perchè fra i due mi sembra che sia quello che ne ha più bisogno. Se tu soffri per la mancanza, non pensare che l'ambivalenza nei sentimenti sia facile da sopportare, oltre tutto c'è il peso della colpa. Devi sforzarti ad essere più tollerante nel tuo habitat e a non vedere tutti come nemici, perchè non è un disonore essere innamorati non appagati. Ti auguro che lo psicologo oltre che in questo rapporto ti aiuti a far chiarezza in te stessa e che non sia solo uno specchio a un monologo ossessivo su un unico desiderio, perchè potrebbe diventare un passatempo alla fine inutile. Riguardo alla tua accondiscendenza per il timore di perderlo cerca di non rinunciare alla tua essenza più profonda perchè nessuno ama delle persone costruite sulla compiacenza, e perchè alla fine, questa compiacenza, gliela faresti pagare e non è importante chi paga dei due ma solo che la coppia scoppia.
Ciao Gummy


From: Elly@
Ciao gummy!!!
Io mi chiamo Eleonora... Volevo chiederti un parere... Ho conosciuto mio marito che avevo 17 anni!!! A 24 l'ho sposato... Ma non ne ero convinta, la verità è che mi piaceva un'altro ragazzo... Ma con il matrimonio speravo che questa passione per lui sparisse, anche se non ci sono mai uscita! Adesso sono passati 5 anni, e ho un bimbo di 3 ... ma io non credo più di essere innamorata di mio marito. Lo sento solo come un fratello... Quando mi tocca mi da addirittura fastidio! Gli voglio bene ma non è amore e rapporti non ne abbiamo piu!!!
In chat ho conosciuto un ragazzo e abbiamo cominciato a parlare normalmente e poi però siamo finiti a raccontarci la nostra vita! Sensazioni, emozioni tantissime!!! Si è creato un feeling.... Lo sento vicino, molto vicino, anche se non l'ho mai visto, è bello parlare con lui è dolcissimo, e mi da tante cose che non ho, siamo rimasti a parlare per 7 ore in chat, senza mai toccare il discorso sesso... Ma le sensazioni erano fortissime... Lo conosco da 3 giorni, e fa già parte del mio cuore! Non capisco perchè mi succede tutto questo, è incredibile cosa una tastiera e un pc ti possano dare. Io non ho mai tradito mio marito, ma il desiderio di farlo c'è, ed è forte!!! Ma non ci riesco! Forse per principio o perchè è una questione morale! Io ho una gran confusione in testa, e non trovo il capo del gomitolo, se puoi aiutarmi mi fai un favore!!! Dammi qualche consiglio!!! Ti ringrazio molto! Aspetto una risposta!!! Ciao!!!

Elly

From: gummy@gummy.it
Cara Elly,
mi sembra che corri troppo. Penso che tu abbia bisogno soprattutto di comunicare. Forse per il momento in modo differito perché non sei ancora pronta per toccare la realtà, in rete grazie alla virtualità è tutto più facile. Riguardo al passato, penso che le scelte che si fanno sono autoprotettive, probabilmente il tuo amato ti avrebbe distrutto. Segui ciò che ti serve per vivere. E visto che sei così sensibile comunica, crea e arricchisciti, arricchirai anche la tua famiglia perchè più forti si è, e più si può dare.
Ciao Gummy


From: Lisa@
Caro gummy,
non riesco a dimenticare una persona che ho amato per 10 anni. Non posso fare nulla per conquistarla perchè pensa a un'altra donna. Non riesco a dimenticarlo, cosa faccio?
Lisa

From: gummy@gummy.it
Cara Lisa,
se non puoi fare niente devi semplicemente, terapeuticamente, fare come Gummy che si obbliga a pensare, quasi come un dovere, all'amata a tempi determinati. Unico modo per uscire dall'ossessione di pensieri fissi che hanno come unico effetto il drenaggio di energia. Vedrai che poco a poco lo dimenticherai predisponendoti alla sostituzione. So troppo poco di te per capire se tutto questo fa parte di un sogno che ti aiuta a vivere per non affrontare la realtà. Se il problema e diverso, vai a fondo nella cosa cercando la sua verità.
Ciao Gummy


From: Carlo@
Ciao Gummy,
ti scrivo perché non so se il mio malessere viene dal non avere le cose che voglio o le cose che voglio non le ho per via del mio malessere, e se io so cosa mi manca, per cui so perché non sono contento, perché dovrei andare a dirlo a qualcuno e per questo pagarlo? ...aiuto

From: gummy@gummy.it
Ciao Carlo non sai quanto ti capisco. Innanzitutto io credo che tu debba fare un'analisi delle cose che vuoi. E questo è un processo lungo che passa attraverso sofferenze e prove. La vita è un lungo test che applichiamo a noi stessi se abbiamo una natura un po' strana che non possiamo incasellare in quelle più diffuse. Hai notato però che le cose che veramente piacciono le scegliamo sempre? Dunque esiste la personalità e quindi esisterà anche qualcuno o qualcosa che le si adatterà magari proprio per malessere condiviso e superato insieme. Il malessere è qualcosa di vivo e l'importante è pensare di non essere soli a soffrirne. Se ti può consolare, a me le persone senza malessere non interessano per niente, quasi ne diffido perché le sento false e superficiali. E poi accanto al malessere in genere c'è un benessere meraviglioso. In bocca al lupo e scrivimi. Ciao Gummy

From: Carlo@
Caro gummy,
ti ringrazio della tua risposta. Il tuo sito, mi ha interessato perchè sono curioso della psicologia, sopratutto mi chiedo se è possibile uscire dal giro vizioso che ti ho descritto con la precedente mail.
Infatti conosco diverse persone che sono in cura da psicologi, ma da quanto mi dicono non mi sembra che siano solo certi discorsi che possono aiutarmi, giacchè mi sembra di avere già presente perche non stò bene... l'ultima volta che incontrai per caso la mia ex ragazza..per dirne una ,mi disse:- tu non sei mai contento - io risposi che gli idioti sono contenti, infatti penso che l'insoddisfazione sia un po' insita in noi, ma a tutto c'è un limite... Infatti spesso mi sento contento, diciamo qualche volta... Tornando alla psicologia, che non conosco per niente, tengo a precisare, chiariscimi tu a cosa mi servirebbe, se penso di sapere già le cose che mi rendono insoddisfatto...ma poi anche avendole penso che mi mancherebbe sempre qualcosa, soffro di nostalgia, di malinconia, di saudade..e la solitudine mi attanaglia spesso, tanto da spingermi a scrivere in un sito in allestimento...ho fame di contatti, di conoscere, anche se poi, resisto poco, e torno solo...ciao, Carlo

From: gummy@gummy.it

Caro Carlo, ti parlo per esperienza personale. A me è sempre interessata la psicologia perchè, man mano che mi chiariva certi processi strani relativi a persone che mi stavano a cuore o a me stessa, mi passava un po' di paura e riuscivo ad avvicinarmi di più a loro e ai miei veri desideri. Comunque sono convinta che abituarsi a parlare in modo meno ipocrita dei problemi, insuccessi, felicità o impiego del tempo, insomma della nostra vita, avvicini gli esseri umani senza isolarli nei miti del nostro tempo che producono solo solitudine, anche se magari non in apparenza, ma che in profondità fa i danni che sappiamo... Caro Carlo spero che tu riesca a parlare con chi conosci nello stesso modo che con un sito in allestimento. Eviterai forse anche la noia che è una una grande nemica della vitalità. Sono contenta che queste necessità non riguardino solo le donne come dicono i luoghi comuni, ma anche il pianeta maschile che deve sempre fare la parte del duro. E con che palle! Io sono qua. Scrivimi. Ciao, Gummy


From: Carlo@
Ciao oggi ho fatto una passeggiata in auto a vedere la neve, sulle montagne, sai qui sulla costa non si vede spesso. E' stato piacevole, eravamo io ed un mio amico, abbiamo parlato molto di noi, delle cose che ci disturbano e di tutto, soprattutto di problemi insomma, non abbiamo riso molto in effetti, ma va' bene lo stesso. Tu come mai sei qui? Hai fatto tu il sito? Ci lavori? Fai volontariato!? Sei psicologa?
Io e il mio amico in pratica siamo due persone un po' insicure, insomma nel relazionarci con gli altri ci mettiamo un po' di problemi, così ce li abbiamo e ce li sentiamo evidentemente dentro anche se non sono enormi, ma forse è semplicemente che siamo noi stessi, sappiamo di essere deboli come tutti, è solo che nel relazionarci non nascondiamo completamente questo, secondo me è così, è una questione di personalità. Di essere se stessi, di non essere diversi o cancellare parte di sè per vendersi meglio, ammiro coloro che ci riescono, (forse il discorso è leggermente polemico.
ciao


From: gummy@gummy.it

Intanto rispondo alle tue domande. Credo di essere molto distante dalla tua realtà e quindi non ti dico molto di me perchè mi piace che ci sia un filo conduttore comune fra le persone sensibili che avvertono che qualcosa sta cambiando al di là dei confini geografici, del tempo e delle identità.
Il sito l'ho creato io. Ci lavoro ogni giorno ed è no profit anche se non mi considero una volontaria perchè mi piace fare quello che faccio. Aiutando gli altri aiuto me stessa a trovare qualcosa di vivo in cui credere senza ipocrisie anche se ho molti problemi di noia perchè non vedo ancora niente di veramente interessante in giro, ma allo stesso tempo sono sicura che c'è. E' da 3 anni che voglio fare questo sito perchè ne sentivo l'esigenza, ma non trovavo la formula giusta. Per ora non è molto conosciuto ma funziona perchè sento che chi mi scrive è sincero e quindi esiste. Non mi fa sentire isolata. Credo che essere sè stessi sia un grande lusso e ti dà di più che venderti raccontando delle balle a te stesso e agli altri. Io credo perchè ti dà il gusto di essere un pioniere nel proprio mondo e nel proprio tempo. Insomma il gusto della ricerca. Ogni giorno ti succede qualcosa di nuovo perchè tu lo vivi come un viaggio nella mente senza condizionamenti di un mondo che senti stantio con le sue leggi vecchiotte.
Se in più ti accorgi di non essere solo è veramente.... Goal!. Nontrovi?


From: Daisy@
Ciao! E' stato un caso trovare questo sito, ma sono contenta che mi sia
successo. A volte penso che le cose più impreviste siano quelle che poi lasciano un segno dentro di te, come lo è stato per me la lettura della posta! E' vero, si può vivere soli circondati da una folla di persone, si può voler bene ad una persona e nello stesso tempo sapere con certezza che ti farà soffrire e quindi la cosa più utile da fare è smettere di voler bene, si può sperare di essere una bolla e volare via silenziosa e trasparente mentre tutti si stuggono per arrivare a qualcosa mentre a te non te ne frega un cazzo di niente! Ho letto il racconto, bello e rassicurante, ma io da Taki ci sono stata, ma non mi ha aiutato, anzi alla fine quasi mi sono fatta un favore a non vedere più quella faccina comprensiva ma che sotto sotto se ne infischiava del mio fiume di lacrime e parole! Per ora sto così magari la troverò in una prossima vita qualcosa che mi travolgerà! Lo auguro a tutti.

From: gummy@gummy.it
La tua e-mail mi ha commosso perchè, come immagino avrai capito, mi piacciono i tipi umani a cui non frega niente di quello che hanno a disposizione perchè sentono sempre più insistente ovunque, nell'arte, nel quotidiano, sbattuti di fronte a una televisione, che sfinito uno subisce, perchè i libri sono impegnativi, l'esigenza sempre più imperativa di un mondo nuovo, che tenga conto dei bisogni dell'anima. Mi piace che tu parli di faccette comprensive di cui ti viene il dubbio che siano lontane mille miglia e con sguardo laterale all'orologio. Penso che una possibile relativa soluzione sia diventare attivi e pronti a una mostruosa solitudine pur di non diventare indifferenti agli affetti o a un progetto sia pure piccolissimo ma che faccia parte di una ricerca. Dovresti considerarti fortunata di aver già fatto piazza pulita di vecchi valori, giusto per riempire il tempo. C'è gente che di optional in optional arriva a sentire il vuoto quando ormai non ha più tempo, energie e mezzi per riempirlo. Considera la possibilità di aiutare gli altri come te. E' un modo per aiutare te stessa.

Mi fai un piacere? Mi dici come sei arrivata al mio sito? Questo fa parte
della strategia di comunicazione, tecnica in cui non sono molto forte.
Ciao
Gummy.


From: Annalisa@
Ciao, simpatico il tuo racconto! Io mi chiamo Annalisa ed ho 24 anni sto messa un po’ maluccio ma mi sa che non ho voglia di star bene!!!!
Mi spieghi perché? Sono stata da una psicoterapeuta per tanti anni, non posso dire che non ho risolto niente ma cado sempre negli stessi errori, adesso da 7 mesi sto in un gruppo di psicodramma all'inizio ero entusiasta della cosa e sembrava che facessi grandi progressi, ma non è così mi sento sempre peggio e ho sempre più difficoltà ad esprimermi!!!!! In questo momento mi sento così male e così inutile... e così scoraggiata dalla vita. Ciao e grazie per avermi permesso di sfogarmi

From: gummy@gummy.it
Ciao tesoro, anch'io ho un manco di comunicazione che mi fa morìre. Perchè è questo quello che fa soffrire. In più se uno magari si esprime in modo doppio per essere il più sincero possibile il risultato è la diffidenza. Te lo senti addosso il freddo della diffidenza con quegli sguardi laterali che ti scivolano addosso evitandoti. Mentre trionfano le solite frasi fatte rassicuranti, perfino quelle ciniche e superficiali. Io non sono una terapeuta, ma credo che tu vuoi continuare a stare male perché è la dimensione che conosci e da cui ti senti protetta in un mondo che non riconosci, ma è di questo di cui mi voglio occupare. Il mondo nuovo, se si è infelici si è pronti all'avventura della vita. Ma bisogna anche star bene perché il pericolo è cadere nel vuoto... Non so se è quello che mi vuoi comunicare, cioè l'assenza di qualcuno per cui fare, sforzarsi ecc. oppure un progetto che non ti stanchi mai di arricchire e perfezionare. Non so perché sono così prolissa è che anch'io sto "on the edge" e l'unica cosa che mi fa bene è aiutarvi perché aiuto me stessa. Comunque mi è venuta un'idea. Perché non mi mandi il tuo identikit? E' importante per costruire un mondo autentico coi suoi malesseri e le sue persone reali. Magari meno affascinanti di quelle isolate, ma vive... Comunque rispondimi. Anch'io ti posso dire qualcosa di me che ti stupirà. Ciao Gummy

From: Annalisa@

Ciao Gummy ,
grazie per avermi risposto... Che cosa intendi come identikit???
Bel sistema aiutare gli altri per stare bene, ma io non ne sarei capace perchè sono egoista sono troppo presa dal mio non star bene per pensare agli altri!!! E poi io non sopporto la gente, non ho amici perchè non mi fido delle persone, fanno troppo male, e poi io ho l'abitudine come una droga di confrontarmi con gli altri e guarda caso sono tutti migliori di me, ecco perchè sono sola... a volte sento il desiderio di avere un'amica "l'amica del cuore" ma non la cerco o meglio non esiste, e poi sarebbe sicuramente migliore di me mi manderebbe troppo in crisi "meglio sola". Non mi hai detto cosa ne pensi dello psicodramma??? Allora voglio proprio sentire cosa hai da dire di te che mi lascerà stupita!!!
Ciao...

From: gummy@gummy.it
Cara Annalisa è vero che sei egoista , ma almeno sei un'egoista onesta e ricordati che il primo passo verso gli altri è riconoscere i propri difetti, se hai ancora la forza di leggere la storia di Gummy troverai un passo in cui lui si sforza verso qualcosa che gli può fare anche paura, ma lo fa perché le persone sono ciò che il coraggio permette loro di essere. Devi equipaggiarti per le delusioni, perchè se non vivi non potrai accumulare esperienze per diventare migliore. E poi pensa che nel mondo c'è anche bisogno dei deboli, di chi ascolta, l'importante è che se vengono abbandonate dai più forti non abbiano più risorse per risollevarsi. Quindi osa perchè già hai dalla tua l'onestà. Per l'identikit l'idea è questa: ho un ideale in testa che è quello per il mio piccolo compito di migliorare la visione del mondo. Le vostre lettere sono molto sincere e contornate di realtà, habitat, occupazioni, potrebbero aiutare chi gestisce le cose a farlo in modo più armonico ai reali bisogni. I nomi non importano, ma parlami un po' più di te e dei tuoi non amici.
Ciao Gummy.

From: Annalisa@

Perchè non hai risposto all'ultima e-mail?

From: gummy@gummy.it

Cara Annalisa, lo psicodramma è come il terapeuta, gli amici e il lavoro. Dipende dalla sua qualità e dal sollievo dalla noia che ti da. Cerca il gruppo in cui ti trovi meglio. In generale io penso bene dello psicodramma perchè comunque aiuta a comunicare.
Mi è venuta un'idea: perchè non crei il tuo gruppo? Magari a casa tua o in un bar di amici, con temi che t'interessano instaurando il linguaggio che hai imparato nei gruppi di psicodramma. Ciao Gummy

From: Annalisa@
Perche non mi racconti mai qualcosa di te? Avevi detto che mi lasciami di sasso ... Allora???

From: gummy@gummy.it
Non mi ricordo cosa intendevo per lasciare di sasso. Forse è la mia identità un po' strana, emotiva, etc. Stasera faccio quello che ti ho consigliato. Invito tre amici a cena e proviamo a parlarci come nei café psyco di Parigi dove ognuno scrive su un biglietttino un tema che gli sta a cuore e poi se ne sorteggia uno e intorno a quello si discute tramite esperienze idee ideali... Vedremo come va. Di me ti posso dire che se faccio tutto questo è perchè sono dissociata dal mondo che mi circonda malgrado abbia un'età in cui tutti i miei coetanei sono appagati o rassegnati o sbroccati. Io non sono niente di tutto questo, ma non mi riconosco in nessuno se non nei "disturbati" come me che io considero la parte viva del nostro mondo occidentale. Meglio definiti da un mio amico "disturbati dagli altri". Oggi è un giorno no. Posso solo dirti cose negative anche se all'esterno passo per una persona positiva. Ma sai qual'è la forza che tende alla felicità? Un progetto, un ideale. E il mio ideale, è pensare che inseguire la felicità per me e per gli altri mi acccompagni nella vita anche se era meglio averlo capito prima. Del resto uno fa solo quello che gli serve per vivere e i tempi sono duri, adesso carichi di noia: per tutte le età e per tutte le disponibilità, le uniche vere ricchezze sono la sensibilità e il coraggio anche se sono quelle che ci fanno soffrire di più, ma anche vivere di più.

Ciao. Gummy


From: Maria@
Caro gummy, simpatico tenero orsetto! Ma lo sai che la tua storia mi ha commosso? Grazie a chi ti ha ideato e portato qui per la gioia di chi , come me, è sempre in preda a dubbi e incertezze. Sono Maria, 38 anni , sposata , madre di due gemelle, insegnante in congedo, al seguito del marito militare.......di stanza all'estero.
Gummy, ti prego aiutami! Per anni ho rinunciato ad una vita sessuale regolare, perché mio marito non ama il sesso quanto me, e dopo inutili tentativi...mi sono decisa al grande passo. L'ho tradito... è stato stupendo anche se pervasa da mille sensi di colpa... ma mai mi sono sentita tanto desiderata come "donna". Mi sono fatta questo regalo , perché pensavo di meritarmelo. Ma non voglio che le mie bimbe soffrano per un errore, che è stato solo mio, quello di non aver capito in tempo con chi mi ero sposata. Credi Gummy che posso continuare a vivere una seconda vita "segreta" senza... correre il rischio di impazzire? Si può fare? Qualcuno lo fa? Prego chiunque si trovi nella mia stessa situazione di parlarmi apertamente cosi come ho fatto io.
Grazie, Maria

From: Maria@
Ciao Gummy, fa piacere sapere che non sono l'unica a sentirsi un po' "matta" in questo mondo di modelli perfetti e stereotipati! Sono intrappolata in una ragnatela di dubbi e incertezze. Mio marito non è mai stato amante del sesso, e ho sempre rinunciato ad una vita sessuale regolare e "gioiosa" credendomi "anormale". Ma ho provato a mettere il piedino fuori dalla ragnatela... con un uomo... non speciale, ma con cui ho provato per la prima volta cos'è la "passione" e cosa vuol dire "sentirsi veramente desiderata" come donna. Ma dalla ragnatela purtroppo non ci uscirò mai... mi sento sempre intrappolata perché non voglio che le mie bimbe soffrano, e per ora dovrò accontentarmi di queste "sporadiche" ma benefiche "assunzioni d'ossigeno". Ti chiedo scusa se ti ho scandalizzato... ma avevo e ho bisogno di parlare con qualcuno. Il tuo sito è un 'isola di serenità, un'ancora in mezzo ad un oceano in tempesta per molti e ti ringrazio per tutti ...
Smack, Maria

From: Maria@
Ciao Gummy ti ho scritto ieri , so che non potevi rispondermi ma volevo chiederti se lo farai o se vengono scelte solo lettere campione... e se solo quelle di alcuni vengono rese pubbliche... Se mi risponderai comunque sappi che ne sarò immensamente felice, un bacio, buona notte, Maria

From: gummy@gummy.it
Cara Maria, non devi essere così ansiosa, anche perché io non ho il segreto della felicità. Ho creato questo sito per aiutare la gente a sentirsi meno sola, a comunicare in un modo meno ipocrita, perché la superficialità non porta a niente, ma solo a una gran perdita di tempo se non di se stessi. Mi piace della tua lettera la coscienza dei pericoli di sentirsi divisi e penso che dovresti dirmi di più di tuo marito, se può reggere la tua confidenza. Io credo che bisogna tendere a una sempre maggiore\relativa sincerità, ma devi decidere "tu" se comunicare con tuo marito, potrebbe essere troppo scioccante e comunque, non mi hai per niente scandalizzato. Adoro che tu mi abbia detto che i miei valori sono un'isola di serenità. Anch'io come vedi ho bisogno di certezze perché non è sempre facile portare avanti quello che invece ci serve per vivere.
Ciao. Scrivimi. Gummy


From: Pulcipulci@
Caro Gummy,
sono Lovie e vorrei sapere come finisce la storia per me: come esco dalla malattia? Come ritorniamo insieme? Su quali basi nuove ricostruiamo la nostra storia? Ma soprattutto, come riesco a ritrovare me stessa? Un grazie sincero.

From: gummy@gummy.it
Ciao Pulcipulci non ho capito se hai avuto soltanto una rottura col tuo compagno o se sei bulimica. Non so neanche se l'hai tradito o se lo ha fatto lui. Già so poche cose per conto mio, ma riguardo a te troppo poco per darti consigli. Perché ti identifichi in Lovie? La saggezza che ho trovato nei libri e nelle mie esperienze la puoi trovare negli ultimi capitoli del racconto. So solo che uscire dalle dipendenze varie, tipo bulimia, droghe... è il punto di partenza per avere chiarezza sui propri sentimenti. Se non ci riesci da sola ti consiglio di appoggiarti all'ABA (Associazione bulimia anoressia). Fatti viva con più dettagli. Gummy


From: Anna@
Ciao oggi per la prima volta ho visitato il tuo sito, sinceramente non ne vengo tanto a capo, ma mi è risultato abbastanza simpatico! Io ho un problema di cui vorrei però parlarti! Sono tre anni che sono fidanzata con un ragazzo, in questo ultimo periodo risulta molto geloso e possessivo, tra parentesi in passato mi ha fatto dei torti (TRADITA) che io ho perdonato ma adesso mi stanno risultando pesantissimi i suoi errori!!!

From: gummy@gummy.it
Cara Anna, io credo devi riportarti al momento in cui hai deciso di perdonare il tuo ragazzo. Forse non puoi sopportare il suo abbandono e di questo devi tener conto. Non so se nel frattempo sono intervenute altre cose che hanno cambiato il rapporto. A volte non si cresce nello stesso modo ed è questo il motivo per cui uno rivanga il passato, per avere una giustificazione alla fine dell'amore. Altrimenti, visto che l'hai perdonato perdonalo veramente o lascialo. La sua gelosia riflette la tua insicurezza. Comunque clicca AMORE sulla home page e leggi fino a "Principali atteggiamenti che possono rovinare una relazione". Gummy


From: Giuseppe@
Sono un uomo di 40 anni che vive con la propria famiglia, sposato con due figlie, la maggiore di anni 12 e l'altra di 8, mia moglie di anni 36 casalinga da diverso tempo soffre di disturbi da fobia delle malattie. Questo malessere scaturiva fuori dopo avere perso il proprio padre all' età di 63 anni, morto nel 1993 dopo vari ricoveri in Ospedali per una bronchite cronica non curata bene da giovane, trasformatasi nel tempo con asma ecc. ecc.. Nel 1994 in vari episodi di vita mondana, notavo il suo comportamento strano preoccupandomi e convincendola ad avere un colloquio con uno specialista per vedere se era un fenomeno che si poteva risolvere con un paio di sedute. Dopo averla accompagnata da uno Psichiatra di fiducia, quest'ultimo dopo vari colloqui, per iniziare il trattamento gli faceva somministrare per i primi tempi una compressa di Xanax da 0,50 mg. riscontrando dopo un periodo di 1 anno circa un miglioramento e pertanto mia moglie andava avanti giornalmente con questa compressina che la teneva lontana da questi disturbi. Dopo qualche periodo di benessere, il problema si ripresentava e pertanto siamo ritornati dallo specialista e successivamente gli veniva aumentata la dose giornaliera con una compressa di Xanax da 1 mg.
Da circa 1 anno, continua a manifestarsi il problema in vari momenti della giornata con qualche particolare in più, facendo delle cose fuori dal normale sui nostri bambini e precisamente controllandoli giornalmente su varie parti del corpo, facendomi partecipe alla visura e verificandone toccando con le mani se i nostri figli avessero dei foruncoletti strani, macchie o altro sulla superficie cutanea, ripetendo varie volte, sino a farla convincere dopo varie manipolazioni che non c'e' nulla di cui preoccuparsi. Pertanto visto che non riesco a superare insieme a lei questo ostacolo, vi chiedo di volermi aiutare o quanto meno farmi sapere cosa posso fare per evitare che lei in "primis" e tutta la nostra famiglia stia male e con il pensiero fisso che tutto ciò potrebbe avere dei risvolti più gravi di quelli sino ad oggi presentati.
Vi ringrazio tutti e spero che mi rispondiate al piu' presto con qualche bella notizia.

From: gummy@gummy.it
Caro Giuseppe, per prima cosa mi scuso per il ritardo con cui rispondo, ma mi era sfuggita la tua e-mail. Ho apprezzato l'amore e l'interesse che dimostri per la tua famiglia. Purtroppo a volte non è sufficiente per distogliere chi amiamo dalle loro ossessioni, che sono dei rituali per non pensare a cose che magari affondano nell'infanzia e che sono per loro molto dolorose. Ti devo dire però che io non sono una terapeuta. Lo scopo di questo sito è aiutare chi ha problemi esistenziali ad uscire dal loro isolamento con un approccio artistico perché, lo considero insieme all'amore il rimedio alle difficoltà del vivere. Detto questo so che il primo passo che tua moglie potrebbe fare verso la guarigione è di domandare lei stessa aiuto perché è il riconoscimento di un bisogno che ci spinge verso gli altri. Prova in questa direzione, in caso negativo ti suggerisco di collegarti dalla nostra home page ai "direct links" che provvedono al sostegno da un punto di vista professionale. Aspetto tue notizie, perché partecipo alla tua ansia.
Gummy


From: Giulia@
in realtà non so x' scrivo. ho visitato il sito forse nella speranza di trovare una soluzione ai miei problemi, che so bene di non essere l'unica persona ad averne, boh! il fatto è che io ne soffro.
Ho 24 anni, studio e sto per finire; un lavoro probabile (il colloquio è andato bene). Il fatto è che non ci so fare con le cose veramente importanti della vita: i sentimenti. ho paura di non sapere amare e che non riuscirò a trovare una persona che una volta conosciutami non scappi. sono molto insicura ed emotiva. Ho sempre bisogno di essere rassicurata sul fatto che quella particolare persona che ha un qualsiasi rapporto con me mi voglia bene, veramente. Sono in analisi ma a volte mi sembra tempo (e soldi persi). Grazie per l'ascolto.
Giulia

From: gummy@gummy.it
Cara Giulia,
scusami se ti rispondo dopo oltre un mese, sto organizzando un centro di ascolto via e-mail che per vari motivi non è ancora in funzione.
Vorrei che non ti sentissi sola per questo modo di essere perchè è molto diffuso. Anche i tuoi interlocutori sono sicura, ne soffrono, non devi averne paura, devi perseguire le tue sicurezze e vedrai che quando incontrerai le persone giuste tutto si armonizzerà naturalmente.
Spero di avere presto tue notizie.
Ciao Gummy

From: Giulia@
grazie per la risposta... vuol dire che dall'altra parte qualcuno mi ascolta. Nel frattempo tante cose sono cambiate, non solo per quello che è accaduto negli U.S.A.,ma anche la mia vita sta cambiando percorso, sembra sia migliore, ora, anche se la strada da fare è ancora lunga.
Ho cambiato terapeuta, proprio da oggi e spero che non si riveli un buco nell'acqua.
il mio ex dottore si è innamorato di me enel tempo la precedente terapia si è rivelata deleteria per me proprio perchè non c'era più il setting giusto.
ora dopo tanto dolore, e con l'amore della mia famiglia che mi stata vicino sono riuscita a venirne fuori, non senza soffrire, ma con una maggiore consapevolezza di me.
Grazie ancora per il sito.
Giulia



From: Fottiti@
Uno Zoo interessante, ma si salva qualcuno?
Un giovane amante dei Labrador, trincerato in casa da 6 anni...

From: gummy@gummy.it
Caro Fottiti, potrei anche non scusarmi del ritardo della risposta, però,visto che sto organizzando un centro di ascolto via e, mail, mi va invece di risponderti chiedendoti ad esempio come passi il tuo tempo.Ti auguro almeno di farti delle belle passeggiate coi tuoi labrador mentre mediti su un progetto di vita. Ciao. Gummy

From: Fottiti@
Niente di particolarmente esaltante: leggo e gioco al pc, ascoltando un po' di musica...

p.s. al posto di "potrei" volevi scrivere " potrai" ? oppure mi sfugge qualcosa ?
perche' se e' per il nickname "fottiti" francamente non mi ricordavo di averlo cambiato...
se invece e' perche' sei super impegnata, ti ringrazio.
comunque non hai risposto alla domanda se si salva qualcuno...
ciao

From: gummy@gummy.it
Non ci credo che hai una vita così riduttiva.Quindi dammi qualche dettaglio in più. Il potrei non è per via dei miei impegni, ma perchè il tuo tono è aggressivo enon mi crea colpa nel non rispondere. Come vedi le identità sono diverse. Forse è questo che dovresti considerare: maggior interesse verso la gente. Si salva chi riesce ad avere rapporti rispettando anche le altre identità. Ciao Gummy.

From: Fottiti@
capisco, ti ho descritto il mio tempo libero, il resto lo passo lavorando come operaio... che dettagli vuoi sapere?
grazie di avermi risposto allora.
ciao



From: Alfonso@
sono arrivato al capolinea della mia esistenza. Ho vissuto per 40 anni di apparenze e bugie, cercando di apparire perfetto e senza crepe od imperfezioni, cercando ad ogni costo l'approvazione altrui. Ora questo castello di menzogne sta per cadere ed io sono sicuro che non reggerò a tutto questo. la paura di deludere le persone a me care ed i miei familiari mi consiglia una unica ed ultima via di scampo. non ho il coraggio di affrontare nè loro nè le mie bugie ed i miei fallimenti. non so perchè ne scrivo a lei, ma il solo farlo mi da una lieve sensazione di benessere. la ringrazio e mi scuso.
Alfonso

From: gummy@gummy.it
Caro Alfonso, mi strascuso per il ritardo con cui rispondo,ma sto cercando di creare un centro di ascolto via e-mail e non è facile. Avevo dettto al giornale che ha parlato del mio sito che sarebbe stato oprativo da settembre in poi Rispondo alla tua lettera con le mie parole. Parli di persone care e di affetti. Questo è l'importante. Ho visto un film al Festival di Venezia ''impirgo del tempo Tratta questo problema e finisce bene proprio per gli affetti che sono importanti più dei fallimenti.Anche se quello che delude non lo pensa. Se vuoi riscrivi.Ciao Gummy.



From: Foglia

Ciao Gummy, ho appena letto il racconto dello psycozoo e mi è piaciuto molto. Il mio problema è la terribile timidezza, e mi stavo chiedendo se esiste qualche mezzo per vincerla senza ricorrere agli psicofarmaci. Forse la terapia cognitiva? Ho preso un sacco di antidepressivi in passato, quando soffrivo di attacchi di panico, e, benché mi siano stati molto utili (sono guarita), vorrei non ricorrervi più. Il motivo è che, usando queste medicine, mi sembrava di non essere più me stessa; inoltre mi ero accorta che mi facevano male al fegato. Ciao, grazie per l'ascolto
Foglia

From: gummy

Ciao, sono felice che il racconto ti sia piaciuto molto. Come interesse personale vorrei sapere quale percorso web ti ha portato a www.psycozoo.com. Sono d'accordo con te che devi fare di tutto per non prendere psicofarmaci, è come se tagliassero un po' l'anima ed è quella, invece, che ci serve per amare e creare. Questo sito si propone come stimolo alla comunicazione e ai rapporti autentici che considero le uniche vie d'uscita dalle difficoltà. Dovresti trasfomare la tua timidezza in un serbatoio di creatività. Scrivermi è stato un passo di questa trasfomazione, dimostra che ci stai lavorando. Non la nascondere e soprattutto non trasformarla in aggressività, cosa che spesso succede per difesa e per isolarsi. Lo so perché anch'io lo faccio ma la solitudine è insopportabile soprattutto per i sensibili. Aspetto tue notizie.
Gummy

From: Foglia

Ciao Gummy,
grazie per avere risposto. Ho trovato il tuo sito cercando su Yahoo Italia delle risorse sulla timidezza. Mi piacerebbe molto parlare dei miei problemi con altre persone sensibili, e così sono capitata sul tuo sito, che mi è subito piaciuto per il suo approccio simpatico e amichevole. In effetti credo di avere più bisogno di persone che mi capiscano che di un rapporto medico paziente. Ho letto attentamente la conclusione del racconto: veramente interessante! Ciao, grazie ancora e a presto.
Foglia

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